Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  ottobre 11 Sabato calendario

Chi compra casa in Italia? Una su cinque acquistata da stranieri: la spinta degli americani a Milano, Roma (e Toscana)

Tutti pazzi per l’Italia. Chiamiamola la voglia del Belpaese, la sua cultura, le sue città d’arte, ma non solo. Ipotizziamo anche che la normativa fiscale da noi, al momento, sia particolarmente vantaggiosa per i Paperoni. I ricchi, attratti dalla «tassa piatta» fino a 200mila euro all’anno di imponibile sanno che venire in Italia, spostando la residenza fiscale, può aver senso anche per pagare meno tasse. E allora ecco perché, soprattutto Milano, ma anche Roma, Firenze, Venezia e le colline toscane, stanno trainando la crescita del segmento lusso nell’immobiliare. 
Un quinto delle compravendite
Basta fare un giro per le città, chiedere agli addetti ai lavori delle agenzie del real estate per scoprire che mai come ora gli immobili di pregio siano molto ricercati, soprattutto dalla clientela «straniera». Secondo il brand Engel&Volkers, mediatore nella compravendita di immobili di questo tipo di segmento, nel 2024 quasi un quinto delle compravendite di abitazioni in Italia è stato realizzato da acquirenti stranieri, con una netta prevalenza degli americani ingolositi dall’italian way of life. Che prediligono il Centro Italia, con una quota pari al 60% delle compravendite. Al Nord il 30% circa del mercato e al Sud e nelle Isole il 35%. Più di qualcuno, sussurra a mezza bocca, che il nuovo clima politico instauratosi con Donald Trump alla Casa Bianca, invita molti a cercare rifugio altrove, e l’Italia in questo è una meta di elezione per il buon cibo, il clima.
Il dato fa il paio con il portale immobiliare italiano per l’estero Gate-away.com, secondo il quale il nostro Paese si conferma una delle mete preferite per chi cerca una nuova casa all’estero, spinto dal desiderio di migliorare la propria qualità della vita. Gli americani si confermano al primo posto nella classifica delle nazionalità più attive, con il 29,92% delle richieste totali. Seguono i britannici al secondo posto, con il 9,78%, un risultato che consente ai cittadini di Oltremanica, nonostante le difficoltà legate alla Brexit, di superare i tedeschi in difficoltà complice la recessione del Paese per il secondo anno consecutivo.
Milano meta di milionari
Quel che è evidente è che Milano si sta imponendo come nuova meta per i grandi patrimoni, attirando capitali stranieri grazie alla flat tax e a un mercato immobiliare attraente per chi ha fondi da investire. Si è registrata una vera impennata di nuovi residenti stranieri nella città lombarda, in particolare da Paesi noti come paradisi fiscali. Cipro, Panama, Antigua, Bahamas e Barbados hanno visto un insolito flusso migratorio «al contrario», con decine di facoltosi individui che hanno scelto di spostare la propria residenza fiscale in Italia, ha scritto di recente Fortune Italia.
La soglia da 100 a 200mila euro
La flat tax italiana consente a chi trasferisce la propria residenza fiscale di pagare una cifra fissa sui redditi prodotti all’estero. Da poco la soglia è passata da 100.000 a 200.000 euro all’anno. Per chi dispone di redditi milionari, ciò si traduce in un risparmio fiscale di milioni rispetto ad altri Paesi europei. Acquistando un immobile in Italia la durata del beneficio si estende da 5 a 10 anni, rendendo l’investimento immobiliare ancora più allettante, ricorda Fortune Italia.

Quanti Paperoni si sono trasferiti da noi
Nell’anno di introduzione di questo schema di tassazione agevolata i ricchi che hanno trasferito la residenza fiscale in Italia sono stati 98. Nel 2018 erano già diventati 263, per poi raggiungere le 429 unità nel 2019, e nel 2020 salire a 790 e arrivare quasi a mille nel 2021. L’arrivo di centinaia di paperoni ha avuto dunque un forte impatto sul mercato immobiliare milanese, come evidenziato anche dal «Wealth Report 2024» realizzato dall’agenzia Knight Frank. Secondo il report negli ultimi anni si è assistito a un significativo incremento degli «Ultra high net worth individual», super ricchi con una disponibilità superiore ai 30 milioni di dollari, che acquistano attici da utilizzare come prima casa.