Corriere della Sera, 12 ottobre 2025
Le nuove droghe del XXI secolo
Catinoni sintetici che simulano l’effetto di cocaina e anfetamine; nuovi derivati semisintetici della cannabis, sempre più presenti anche in prodotti da svapo o in cibi appetibili per i giovani, come caramelle o cioccolata, acquistati illegalmente soprattutto su Telegram. E poi, segnala la Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, circola anche un mix pericoloso di sostanze, come la «cocaina rosa», cioè una combinazione di MDMA (ecstasy) e ketamina (molecola usata come anestetico) in genere sotto forma di polvere di colore rosa, in cui possono esserci anche altre sostanze psicoattive quali fenetilamine, cannabinoidi sintetici, catinoni sintetici e agenti di taglio (per esempio, caffeina).
Le Nuove sostanze psicoattive (NPS) considerate a lungo, erroneamente, meno dannose delle droghe tradizionali, secondo gli esperti rappresentano una «minaccia persistente» per la salute dei giovani. Queste molecole sono prodotte in laboratori clandestini illegali, modificando la struttura chimica delle sostanze stupefacenti «classiche», quali oppiacei, cocaina, cannabinoidi, amfetamine: ne mimano gli effetti con una maggiore potenza, esponendo i consumatori, il più delle volte inconsapevoli, al rischio di gravi intossicazioni, a volte anche fatali.
Ma quali sono le nuove sostanze psicoattive che circolano e che cosa contengono? Quali effetti provocano sulla salute? Spiega Simona Pichini, responsabile del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanità: «In Italia la droga più diffusa tra i giovani rimane la cannabis, seguita dalla cocaina; le NPS, presenti in Europa dal XXI secolo e in aumento, a oggi rappresentano un mercato di nicchia e si trovano soprattutto su canali telematici come Telegram e nel dark web, meno di frequente nel mercato “di strada”»
Offerta variegata
«L’offerta è variegata, con un catalogo di prodotti con costi per tutte le tasche: ci sono gli stimolanti, ma soprattutto sostanze “disegnate” – come i cannabinoidi sintetici e semisintetici – perché abbiano non solo l’effetto della sostanza cui dovrebbero assomigliare (in questo caso la cannabis tradizionale), ma anche altri. Le NPS più utilizzate in Italia appartengono a due classi: i catinoni sintetici e i cannabinoidi sintetici e semisintetici; sono poco diffusi, invece, gli oppioidi sintetici – chiarisce Pichini —. I catinoni sintetici mimano gli effetti della cocaina e delle amfetamine, quindi sono stimolanti, energizzanti ma anche empatogeni (suscitano empatia) e un po’ psichedelici (alterano la percezione della coscienza). Si trovano di solito sotto forma di pasticche o polveri da sniffare e possono provocare intossicazioni severe, anche letali». L’anno scorso, come rileva la Relazione sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, il catinone sintetico MDPHP è stato implicato in un decesso, come unica sostanza utilizzata, mentre in un altro caso la persona deceduta aveva fatto uso di un mix tra questa sostanza e altri catinoni, unitamente a benzodiazepine e psicofarmaci.
«All’altra classe di nuove sostanze psicoattive più diffusa – riprende la dottoressa Pichini – appartengono i cannabinoidi sintetici, preparati interamente in laboratori illegali, e quelli semisintetici, ottenuti da alcuni fitocannabinoidi non psicoattivi (come il cannabidiolo) e poi lavorati in laboratorio: tra quest’ultimi l’esaidrocannabinolo (HHC) è il prodotto più spacciato» (inserito nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope illegali da luglio 2023, ndr).
Prodotti «esca»
«I cannabinoidi sintetici e semisintetici hanno un vastissimo mercato di qualsiasi tipo di prodotto» continua Pichini. «Sono venduti come polveri; sono messi come adulteranti nell’eroina da strada; si trovano nei liquidi per svapo venduti nel mercato illecito; sono presenti nelle cosiddette “sostanze edibili”, cioè che si prestano a catturare i più giovani e golosi, come caramelle, patatine, ovetti di cioccolata, acquistati online soprattutto in alcuni periodi dell’anno, per esempio per la festa di Halloween. E può succedere che i ragazzi s’intossichino. Ci sono dei cannabinoidi sintetici, utilizzati come adulteranti, addirittura mortali con decessi registrati in Europa».
Come si fa a capire che non sono caramelle o dolci «comuni» ma contengono sostanze psicoattive? «Sono riconoscibili dalla classica foglia di marijuana presente sulla confezione, ma molti giovani comprano questi prodotti non avendo la percezione del pericolo che corrono e non sanno nemmeno cosa stanno consumando» sottolinea l’esperta, che chiarisce: «Le nuove sostanze psicoattive sono prodotti sintetici che hanno più potenza, effetti e tossicità delle droghe classiche del XX secolo: agiscono sul sistema nervoso centrale ma anche su tutti i meccanismi che coordina; per esempio, gli oppioidi sintetici hanno un effetto di blocco della respirazione, quindi si muore semplicemente perché non si respira più e per le conseguenze cardiovascolari. A volte, poi, i farmaci impiegati come antidoto agli effetti da eroina, come il naloxone, hanno un effetto molto minore sugli oppioidi sintetici. In altri casi – spiega ancora l’esperta – il rischio è dato anche dalla facilità di acquistare un prodotto per un altro: ci sono ragazzi che perdono la vita alla prima assunzione perché non sanno cosa è stato loro venduto, quali sostanze sono state associate tra loro, in che dose».
Quanto agli oppioidi sintetici, a destare maggiore preoccupazione sono il fentanyl (si veda articolo in alto) e i suoi derivati, venduti a scopo voluttuario come sostituti a basso costo dell’eroina, ma usati pure per produrre medicinali contraffatti o miscelati insieme ad altre droghe o sostanze e distribuiti attraverso i mercati illegali della droga.