il Fatto Quotidiano, 9 ottobre 2025
Chat control, in Ue stallo sulla norma sui controlli online
Su pressing dei Garanti della Privacy di mezza Europa e visto il “nein” tedesco, si ammorbidisce il regolamento Ue cosiddetto “Chat control”, che si proponeva di spiare le conversazioni online dei cittadini per scovare contenuti “dannosi” per i minori e stanare i pedofili. Anche per evitare quello che è successo da agosto a oggi nel Regno Unito. Dopo l’entrata in vigore di una legge simile, Instagram, X, Google e Reddit hanno infatti limitato la visibilità ai maggiorenni o rimosso post, video e ricerche che criticavano il governo Starmer o i crimini di guerra israeliani. Contenuti che nulla c’entrano con la pedopornografia. I rappresentanti dei 27 Stati membri presso il Consiglio Ue hanno presentato ieri una nuova proposta, ma anche questa versione non avrebbe la maggioranza dei sì dei Paesi. Per questo è stato rinviato il voto previsto per il 14 ottobre. Secondo il nuovo testo, le chat potrebbero essere controllate dall’IA, e poi passate alle forze dell’ordine foto e video, solo in presenza di un “rischio specifico”. Ad autorizzare il controllo sarebbe sempre un giudice.