ilfattoquotidiano.it, 8 ottobre 2025
“Spiavo il cellulare di Berlusconi. Aveva il vecchio Samsung, vedevo la lucina dai pantaloni che brillava e già capivo chi era. Che inferno”: così Francesca Pascale
Gelosie, scenate e sullo sfondo una storia d’amore intensa e chiacchierata. Francesca Pascale, ospite di Maschio Selvaggio su Rai Radio2, il programma condotto da Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini, ha ricordato il suo rapporto con Silvio Berlusconi.
“Io spiavo il cellulare di Silvio Berlusconi per vedere se qualcuno gli scriveva. – ha rivelato – Non era ancora la generazione degli smartphone, era ancora il vecchio Samsung. Vedevo questa lucina dai pantaloni che brillava e già capivo chi era. Pensa che inferno, un disastro“.
Poi la tentazione: “Una volta volevo assolutamente assoldare un investigatore… Ma la persona da seguire era Silvio Berlusconi. Questo signore disse: ‘vabbè signora, non la posso più aiutare perché il presidente del consiglio non si può seguire’“.
La Pascale si è lasciata andare ai ricordi: “Era abilissimo, riusciva a dare la colpa a me, a farmi sentire in colpa anche quando la colpa non era mia. Un grande comunicatore. Poi aveva la tradizione di dire sempre: ‘’mi raccomando, oltre i mille chilometri non è più tradimento’’.
“Se potessi cancellare un episodio della mia vita pubblica cancellerei la separazione con Berlusconi. – ha concluso – È difficile parlarne al passato nel mio caso”.
Ripensando al passato: “Se potessi cancellare qualcosa, sì, la separazione soprattutto fatta in quel modo, con lo strappo. Perché comunque 15 anni di relazione non si possono cancellare”.