repubblica.it, 8 ottobre 2025
Cina, un film modificato con l’Ia per rendere etero una coppia gay: la nuova frontiera della censura
È la nuova frontiera della censura di Pechino, che dopo anni passati a tagliare e rimontare film internazionali per adattarli ai “valori tradizionali”, ora si affida all’IA per riscriverli. Per la prima volta la macchina della censura di Pechino ha usato l’intelligenza artificiale per rendere femminile il volto di un uomo che si sposava con un altro uomo nel film horror “Together”. “Una pratica più inquietante del film stesso”, denunciano attivisti e spettatori, sottolineando come questo renderà sempre più facile per la censura cinese eliminare i contenuti Lgbtq+ o sgraditi, e sempre più difficile per i cinesi accorgersi della manipolazione.
Il film del regista australiano Michael Shanks, con Dave Franco e Alison Brie, è stato proiettato in anteprima in diverse sale cinematografiche del Paese a metà settembre. Ma gli spettatori si sono accorti del cambiamento solo quando sui social sono circolate foto delle due versioni della scena di un matrimonio gay: in quella cinese il volto di uno dei due uomini è stato scambiato con quello di una donna con capelli raccolti e rossetto rosso. Neon, il distributore mondiale del film, ha accusato lo studio coinvolto nella distribuzione locale, Hishow Entertainment, di aver apportato le modifiche senza ricevere l’autorizzazione e ha fermato l’uscita del film.
Che film, o in generale contenuti, con temi che Pechino reputa sensibili, come quelli Lgbtq+, vengano modificate nel Paese non è una novità. Nel 2018, per esempio, sono state tagliate tutte le scene di “Bohemian Rhapsody” in cui Freddie Mercury parla della sua sessualità, in cui ci sono baci gay o uso di droghe. Anche se l’omosessualità non è più un reato dal 1997 e dal 2001 non fa parte dell’elenco dei “disturbi mentali” sono ancora tante e diverse le discriminazioni a cui i membri della comunità Lgbtq+ sono sottoposti ogni giorno. Negli ultimi anni la posizione del governo di “né sostenere né opporsi” ha ceduto il passo a una maggiore repressione dei gruppi Lgbtq+ e censura di contenuti culturali. L’obiettivo è quello di eliminare tutti i segni di una cultura “deviante” a cui giovani, e non, sono sottoposti per sostituirla con i valori tradizionali. E così armonizzare, e omogeneizzare, la società cinese per rendere il popolo virtuoso e capace di realizzare il sogno di porre la Cina al centro del mondo.
Così i censori cinesi, posti sotto il diretto controllo del Consiglio di stato, intervengono tagliando nei film scene di “rapporti sessuali o comportamenti sessuali anormali” e oscurando temi scomodi sui social network per proteggere le giovani generazioni, considerate vittime delle influenze straniere che tendono a ribaltare i canoni di genere.
Ma quello successo al film “Together”, denunciano gli attivisti, va ben oltre la censura: distorce e cancella deliberatamente la rappresentanza della comunità Lgbtq+ e dimostra che con le nuove tecnologie è facile manipolare un’opera e cambiare la memoria collettiva. “Col tempo, la gente non inizierà a pensare che gli scambi di volti tramite intelligenza artificiale siano accettabili?”, ha commentato un utente sui social cinese. L’’uso dell’intelligenza artificiale per modificare l’aspetto degli attori, o frasi, potrebbe diventare più comune in futuro. E molti temono che sarà sempre più difficile distinguere la differenza dal film originale come invece spesso accade quando ci sono bruschi tagli.