D - la Repubblica, 8 ottobre 2025
Il principe Harry ha una stalker, come in “Baby Reindeer”
Un po’ come in Baby Reindeer di Netflix, anche il principe Harry ha la sua stalker. E come nella serie di Netflix, è un problema serio, come confermano le autorità britanniche. La donna, la cui identità non è stata rivelata, lo segue ovunque, addirittura in Africa, dove il secondogenito di re Carlo e Diana è stato l’anno scorso, in Nigeria, per questioni di beneficenza. E durante l’ultima visita di Harry a Londra, il mese scorso, la stalker gli si è avvicinata pericolosamente per almeno due volte.
La donna infatti, che secondo fonti di polizia soffrirebbe di problemi mentali, si sarebbe nascosta in un bagno di un hotel del centro della capitale, nonostante si trovasse nella “zona di protezione” del duca del Sussex, pochi minuti prima che questi arrivasse per i WellChild Awards dello scorso 9 settembre. Insomma è riuscita ad evitare i controlli, per poi provare ad approcciare Harry. Ma la security di quest’ultimo oramai la conosce bene ed è passata all’azione giusto in tempo, quando si trovava a pochi metri dal principe. Qualcosa di simile è capitato due giorni dopo, quando il principe ha visitato, sempre a Londra, il Centre for Blast Injury Studies per una causa cui lui tiene molto: i militari feriti in guerra. Anche in quella circostanza, la donna è riuscita a raggiungerlo a distanza ravvicinata, come racconta il Telegraph, per poi essere portata via dalla sicurezza.
Questi episodi, secondo Harry, sono la dimostrazione che la sicurezza sua e della sua famiglia sono in pericolo da quando la nonna regina Elisabetta gli ha negato la scorta di Stato (pagata dai contribuenti britannici) dopo la fuga del duca in California, insieme alla moglie Meghan Markle e ai figli, nel 2021. Da allora, il principe deve pagarsi i suoi bodyguard ma secondo lui in ogni caso non sono all’altezza di una scorta con agenti di Scotland Yard e dei servizi. Per questo Harry ha lanciato da tempo una causa nei tribunali inglesi, sinora senza successo, accusando non precisati membri della Royal Family – che fa parte del consiglio che decide proprio le scorte di Stato per politici e personaggi di rilievo – di mettere in pericolo la sicurezza sua e della sua famiglia.