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 2025  ottobre 08 Mercoledì calendario

Tod’s, la procura di Milano chiede il commissariamento: agevolato “pesante sfruttamento lavorativo”

La procura di Milano, con il pm Paolo Storari, ha chiesto di disporre l’amministrazione giudiziaria nei confronti di Tod’s Spa, colosso del lusso di calzature, pelletteria e abbigliamento guidato da Diego e Andrea Della Valle. L’accusa: aver agevolato colposamente un “pesante sfruttamento lavorativo” nella propria filiera produttiva. Lo si evince da un ricorso in Cassazione di 94 pagine presentato dalla procura di Milano. La società non è indagata.
L’origine dell’inchiesta e i laboratori cinesi
La mossa del pm Storari s’inserisce nel contesto delle inchieste sullo sfruttamento degli operai negli opifici cinesi nel Milanese, con un meccanismo che più volte è stato descritto: la grande maison si rivolge a un’azienda appaltatrice per realizzare i capi, la quale a sua volta esternalizza ai laboratori cinesi, che “riescono ad abbattere i costi grazie all’impiego di manodopera irregolare e clandestina”. “Il brand di moda”, in questo caso Tod’s, scrive la procura, si avvale così di soggetti “che sono dediti a un pesante sfruttamento lavorativo”.
Il blitz nei capannoni: “Si è approfittato dello stato di bisogno dei lavoratori”
Nell’autunno 2024 i carabinieri eseguono controlli in più capannoni nel Milanese. Vengono scoperte diverse violazioni: dalla mancanza di visite mediche per i lavoratori all’assenza di dispositivi per la sicurezza. In un caso, un “ufficio” adibito a “dormitorio”, poi macchinari ai quali sono stati rimossi i dispositivi di sicurezza, macchine “potenzialmente pericolose per gli operatori”. I controlli accendono la luce anche su un’altra ditta, la “Ritaglio magico” di Varese, “che appare come la capofila della filiera tra Tod’s e gli opifici cinesi”. Le ipotesi di caporalato riguardano l’assunzione di operai non in regola, “sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno”.