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 2025  ottobre 08 Mercoledì calendario

La Danimarca vieterà i social ai minori di 15 anni: «Le piattaforme hanno rubato l’infanzia ai nostri figli»

Dopo la Norvegia e l’Australia, anche la Danimarca ci prova: martedì, durante la sessione d’apertura del Parlamento, la premier Mette Frederiksen ha annunciato l’intenzione di vietare l’uso dei social media per i minori di 15 anni.
«Abbiamo scatenato un mostro», ha detto la prima ministra davanti ai parlamentari. «Mai prima d’ora ci sono stati così tanti bambini e giovani che soffrono di ansia e depressione». «Gli smartphone e i social hanno rubato l’infanzia dei nostri figli», ha dichiarato Frederiksen, che ha sottolineato anche le difficoltà dei più piccoli a concentrarsi e a leggere, aggiungendo che «sullo schermo vedono cose che nessun bambino o giovane dovrebbe vedere».
Parole forti quelle della premier, a cui presto seguirà un percorso legislativo su cui, però, non si sa ancora nulla. Né ci sono dettagli su come verrà implementata la proposta. Frederiksen, infatti, non ha specificato quali saranno le piattaforme colpite dal ban, né come verrà verificata l’età degli utenti al momento della registrazione. L’unico dettaglio aggiuntivo è che verrà comunque data la possibilità di registrarsi alle piattaforme anche a partire dai 13 anni, nel caso in cui ci sia il consenso dei genitori.
Australia e Norvegia
Quello della verifica dell’età è un punto cruciale per molte di queste iniziative in giro per il mondo, che hanno dovuto studiare con attenzione un modo per controllare e certificare l’anno di nascita dei propri utenti. 
Per esempio, a novembre 2024 l’Australia ha approvato una legge che prevede il divieto di iscrizione ai social per i minori di 16 anni. Ma al momento dell’approvazione mancavano i dettagli tecnici per spiegare esattamente come le piattaforme dovessero mettere in pratica il divieto. Ancora oggi non è stata scelta una modalità chiara – la norma australiana entra in vigore un anno dopo la sua promulgazione – per la verifica dell’età senza che però venga violata la privacy di tutti gli utenti. Alcune delle opzioni proposte, infatti, prevedono che siano caricati documenti ufficiali del governo o che venga stimata l’età usando sistemi di riconoscimento facciale. Ed entrambe le tecnologie sono considerate pericolose per la privacy.
Volendo avvicinarsi alla Danimarca, anche la Norvegia l’anno scorso ha dichiarato di voler portare l’età minima per registrarsi sui social da 13 a 15 anni. All’epoca, il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre aveva ammesso che sarebbe stata «una battaglia in salita», aggiungendo però che i politici dovessero intervenire per proteggere i bambini dal «potere degli algoritmi». Anche in questo caso, però, non è stato chiarito come il divieto possa diventare realtà.