repubblica.it, 7 ottobre 2025
Regionali, nel centrodestra ora rispunta Sangiuliano
Niente fumata bianca. Il centrodestra, nonostante la vittoria in Calabria, è ancora senza un candidato presidente alla Regione Campania. I veti incrociati, i dubbi, le aspirazioni personali e la paura di andare incontro a una sonora sconfitta, rimescolano di nuovo le carte. Almeno a sentire dichiarazioni, annunci e voci off the record che filtrano dai due principali partiti del centrodestra: Forza Italia a Fratelli d’Italia impegnati in una lotta fratricida.
E la roulette dei candidati, tenendo sempre presente che in pole position resta il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli di FdI, ieri si è fermata sul nome dell’ex ministro oggi corrispondente Rai da Parigi, Gennaro Sangiuliano. Secondo le nuove indiscrezioni sarebbe lui la persona giusta per togliere le castagne dal fuoco e far tirare un sospiro di sollievo anche a Cirielli che così non dovrebbe lasciare l’incarico di viceministro e, soprattutto, in caso di sconfitta, il posto in parlamento. Forza Italia, infatti, ha puntato i piedi: «Se perde le elezioni deve restare a fare il capo dell’opposizione in consiglio regionale» è il diktat. Cirielli avrebbe chiesto in cambio una candidatura per le politiche del 2027, ma c’è anche il figlio che aspira a un collegio a Salerno.
«La vittoria straordinaria in Calabria indica una direzione. Possiamo tornare ad essere il primo partito del centrodestra. C’è una fortissima predisposizione a votarci, a scegliere Forza Italia. Dobbiamo solo rassicurare il nostro elettorato che noi non ci pieghiamo e che senza di noi non c’ è coalizione. Con un candidato di centro si può battere il candidato dei 5 Stelle. Possiamo provarci anche in Campania» afferma Fulvio Martusciello, eurodeputato e segretario regionale di Forza Italia in Campania.
E su Cirielli sembra voler frenare anche il vicepremier e coordinatore di FI, Antonio Tajani: «Cirielli in Campania? Si vedrà, che Forza Italia cresca è un bene per tutto il centrodestra. Non è una lottizzazione ma una questione di contenuti. Noi faremo in modo che i nostri contenuti siano sempre di più determinanti nella politica di governo».
E si aggiunge anche la voce del presidente dei senatori azzurri Maurizio Gasparri: «Siamo più propensi all’allargamento verso la società civile, ma quella di Cirielli è una delle ipotesi possibili». Da FdI la replica netta: «Il pacchetto è chiuso» ma l’attesa e più volte annunciata ufficializzazione di Cirielli non arriva. E dalla roulette impazzita rispunta Sangiuliano, l’ex ministro della Cultura costretto a dimettersi pubblicamente per il caso Boccia.
Sangiuliano, da tempo indicato come possibile capolista di FdI, guarda alla Campania per ricostruirsi una carriera politica e cancellare lo scandalo che lo ha investito.