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 2025  ottobre 05 Domenica calendario

Intervista a Beppe Convertini

Dopo le micidiali bordate di Selvaggia Lucarelli durante la prima serata di Ballando con le stelle – «Sei sempre stato l’uomo medio, il conduttore medio, uno che guardi 360 giorni l’anno ma poi manco ti ricordi come si chiama. Ti conviene giocartela sulla personalità, se c’è» – Beppe Convertini, uno dei dodici concorrenti del programma di Rai1, fa buon viso a cattivo gioco. E cerca di cavalcare come può quello che molto probabilmente sarà il marchio che gli resterà addosso per tutta la ventesima edizione del talent show di Mily Carlucci (nella seconda edizione di Grande Fratello 2002 per un po’ funzionò con Francesco Gagliardelli, ribattezzato Medioman dalla Gialappa’s Band). Durante questa intervista telefonica, un po’ complicata perché interrotta più volte, Convertini l’ha ripetuto come un mantra: sono un uomo medio.
Le parole di Selvaggia Lucarelli le hanno dato un po’ fastidio o tutto fa brodo?
«Sono un uomo medio, è vero, come il 99,99 per cento degli italiani, e sono felice di esserlo. Quindi non mi ha ferito. E poi Selvaggia Lucarelli deve fare la sua parte: lei attacca, io mi diverto. Nessun problema. Sono un burattino di legno, non so ballare, ma ci provo. Eseguire, più o meno, una coreografia mi sembra un miracolo. Però da spettatore la danza mi piace».
Va a vedere i balletti?
«Sì, quando posso vado a teatro e vedere quelli di Roberto Bolle. E a volte seguo anche i musical».
È ancora presto, ma secondo lei chi ha più possibilità di vincere “Ballando con le stelle”?
«Barbara D’Urso, Francesca Fialdini, Filippo Magnini e anche Marcella Bella. Poi, tuttopuò essere».
Dica la verità: chi gliel’ha fatto fare?
«Mia madre. Partecipo per far contenta lei, la persona più importante della mia vita. Si è sacrificata per me e tutta la famiglia e ci ha dato tutto quello che poteva. Quando Milly il 5 agosto mi ha chiamato, lei compiva 88 anni e quando l’ha saputo era felicissima. È molto malata, ha il morbo di Parkinson».
Sui social c’è chi l’attacca dicendo che esporla nelle sue condizioni sembra un po’ eccessivo: cosa replica?
«Quello che dicono gli altri non conta. Il valore della famiglia per me è al primo posto e lo sarà per sempre, a partire ovviamente da mia madre. Lei è la donna media che mi ha reso con mio padre un uomo medio, educato e rispettoso di tutto e tutti. È grazie ai suoi insegnamenti se sono andato con l’Unicef a dare una mano ai profughi in Siria e in Birmania».
Da ragazzo cosa sognava? Ha fatto il modello, poi l’attore, il conduttore...
«La mia è stata una lunga e dura gavetta, e ho fatto di tutto, ma di sicuro adesso con la conduzione mi sento molto a mio agio. Da piccolo guardavo la tv ed ero affascinato da Pippo Baudo, Corrado, Mike Bongiorno e Maurizio Costanzo. E adoravo Raffaella Carrà».
Dovendo sceglierne uno, fra serie come “Vivere”, film e programmi tv, il lavoro di cui è più orgoglioso qual è?
«Sicuramente condurre nel 2019 La vita in diretta estate su Rai1 è stata un’esperienza straordinaria. Un sogno che si è realizzato e mi ha dato grandi soddisfazioni».
Spesso, però, la criticavano dicendo che era “un campione di gobbo”, poco spontaneo perché troppo impegnato a leggere tutto quello che diceva sul monitor di servizio.
«Possono dire quello che vogliono, a me scivola tutto addosso. Faccio la mia parte seriamente e onestamente da più di trent’anni».
Quindi se Alberto Matano, visti i grandi risultati della sua conduzione, l’anno prossimo avesse voglia di lasciare “La vita in diretta” per fare altro, lei un passo avanti lo farebbe?
«Per carità, il programma è un gioiello di infotaiment: Alberto è un campione insostituibile. E poi io sono molto contento di condurre Unomattina in famiglia».
Sia sincero, allora: quanto è stato imbarazzante il siparietto della scorsa settimana sui parrucchieri gay della sua collega Ingrid Muccitelli, che lavora al suo fianco con Monica Setta?
«Lo deve chiedere a Ingrid, che poi si è scusata, perché questa è una cosa che non mi riguarda».
Certo, un’idea però se la sarà fatta.
«Le posso dire che per me è stato assurdo. Siamo nel 2025».
Appunto. Cinque anni fa in un’intervista al settimanale “Diva & Donna” a chi le chiedeva un commento alle dichiarazioni fatte in precedenza dal cantante lirico Giovanni Cavarretta, che sosteneva di aver avuto una relazione con lei di cinque anni, disse «di questo non voglio parlare. Posso solo dire che l’amore non distingue, non discrimina, insegue le sue leggi»: è cambiato qualcosa? È single o in coppia?
«Single. Però di questo non voglio parlare, vorrei dare spazio soltanto a Ballando».

Interessa sapere di lei. Per esempio, dopo il diploma a Martina Franca (Taranto), dove è nato, si trasferì a Torino per studiare Economia e commercio con una borsa di studio, ma poi dopo poco lasciò perdere: perché?
«Non potevo più mantenere la famiglia e studiare. E poi stavo iniziando a ingranare sempre di più come modello, attore e conduttore. Dovevo spesso andare a Milano e Roma per fare provini».
Fra le tantissime cose che ha fatto, nel 1993 ha vinto anche il concorso “Il più bello d’Italia": nelle biografie quasi sempre non risulta, non è che lo rinnega?
«Ci mancherebbe, rivendico tutto. È soltanto passato tanto tempo».
Si iscrisse lei o, come dicono quasi tutte le miss, a farlo fu un suo amico o amica?
«Ci pensarono degli amici. Fu un bel gioco vissuto con leggerezza».
Senta, ma a 54 anni lei come si presenta, a che punto è della vita?
«Sono un uomo maturo, e medio, che ha un bagaglio ricco di esperienze personali e professionali. Ho perso mio padre a 17 anni. Faceva il camionista e se ne andò in sette mesi dopo grandi sofferenze. Mia madre per avere una pensione di reversibilità minima aspettò due anni, quindi per campare io, mia madre e le mie due sorelle, ci dovemmo tutti organizzare. Io ho fatto mille lavori, compreso il cameriere».
Lei, a carriera avviata, nel 2003 posò anche per un calendario sexy con Sara Ricci, la sua compagna dell’epoca: la pagarono bene?
«Quella fu un’esperienza divertente, ma non tanto remunerativa. Io guadagno da sempre cifre normalissime».
Sara Ricci disse che voi sul set, nudi, faceste addirittura due volte l’amore: promozione o tutto vero?
«Se l’ha detto lei».

Sempre la sua ex Sara Ricci l’anno scorso in un’intervista a Monica Setta rivelò che purtroppo ventiquattro anni fa abortì naturalmente un bimbo vostro. Gli uomini medi, di solito, si sposano e fanno figli: perché poi ha saltato questi passaggi?
«Ho quattro nipoti e sei pronipoti, per me è come se fossero dei figli. Non è capitato, ma potrebbe anche succedere, perché no? Nella vita mai dire mai».
Esclusi i parenti stretti, qual è la persona a cui deve il primo ringraziamento?
«A tutti i direttori che mi hanno fatto lavorare, alle maestranze, agli autori...».
Andiamo, neanche un nome?
«Solo alla mia famiglia e a me stesso».
Nei corridoi Rai si dice che quando il Movimento Cinque stelle era al Governo era amico di Rocco Casalino e dell’ex ministro Vincenzo Spadafora: a loro?
«Solo chiacchiere da bar. Ma io sono un italiano medio pacifico e non me la prendo. Non ti curar di loro ma guarda e passa, per dirla con Dante».
È vero che due anni fa in moto è stato investito da un’auto che le ha tagliato la strada e nessuno l’ha soccorsa?
«Sì, mi sono rotto il naso e ho riportato una ferita all’occhio e nessuno mi ha dato una mano. Veramente inqualificabile. Sono andato da solo in ospedale. È proprio vero: la vita è appesa a un filo, in un attimo puoi andartente ed è tutto finito. Comunque ricordo di aver pregato tanto. Sono cattolico e praticante. Lo faccio tutte le sere. Sono un uomo medio».