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 2025  ottobre 05 Domenica calendario

Remigration, Vannacci contestato a Livorno

«Siete spazzatura». È uno dei pochi insulti riferibili tra quelli gridati dai manifestanti schierati sul lungomare di Livorno, di fronte al Grand hotel Palazzo, dove è in corso l’incontro “Road to remigration”. L’organizzazione è dell’associazione intitolata a Teseo Tesei, membro della X Mas, e della Lega e l’ospite d’onore è il generale Roberto Vannacci, in tour elettorale in Toscana, anche se non è candidato. «Saremo nella città più rossa, nella regione più rossa», avevano annunciato baldanzosi gli organizzatori. La risposta alla provocazione l’hanno data circa 150 persone, più o meno lo stesso numero di coloro che hanno ascoltato interventi nei quali, per capire il contesto, è stato citato l’assedio di Vienna del 1529 da parte dell’impero ottomano.
Momenti di tensione ci sono stati quando alcuni giovani di destra, prima di entrare nell’hotel hanno rivolto gesti di sfida ai manifestanti, che si sono avvicinati pericolosamente. Le forze dell’ordine hanno evitato conseguenze serie.
Vannacci, probabilmente per non avere problemi, è passato dal retro, infilandosi nella stanza dell’incontro da una porta laterale. «Ci definiscono estremisti? Qui nessuno lancia fumogeni o picchia, qui nessuno tira molotov o bastonate ai poliziotti, nessuno deturpa monumenti con i graffiti o deturpa le effigi di persone al governo. Chi lo fa è là fuori», dice alla platea il vicesegretario della Lega sempre riferendosi ai contestatori di sinistra che hanno fatto cori, acceso fumogeni e esposto uno striscione con scritto “Fuori i fascisti da Livorno-Free Palestine”. «In questi giorni si organizzano manifestazioni contro la guerra che fanno sperimentare all’Italia la guerriglia. Hanno messo a ferro e fuoco il Paese», ha detto ancora l’ex generale, attaccando gli scioperi «che ledono il diritto degli altri di andare al lavoro, in ospedale o a trovare un parente». Tra gli applausi dei suoi fans, Vannacci ha poi ripreso i suoi cavalli di battaglia sull’immigrazione. «La Remigration non è tanto strana. Bisogna rimandare nel loro Paese le persone entrate da noi illegalmente o che non si adattano alle nostre leggi e ai nostri costumi. Siamo anche contro i ricongiungimenti familiari. Esiste il diritto all’emigrazione ma non all’accoglienza». Vannacci ha pure ripetuto il campionario di teorie sull’italianità, che non può essere di chi, anche se nato in Italia, ha un colore della pelle diverso da quello bianco.