Corriere della Sera, 5 ottobre 2025
I nostri volti clonati in video con l’AI. Lo scandalo delle truffe contro i risparmiatori
Immaginate di navigare su Instagram e di imbattervi in un nostro video in cui, con fare rassicurante, vi sveliamo un metodo per guadagni facili e immediati. Un’occasione imperdibile, un segreto della finanza alla portata di tutti. Peccato sia tutto falso. I nostri volti e le nostre voci sono stati clonati con l’intelligenza artificiale, le nostre
identità digitali rubate per adescare risparmiatori ignari. È questo quello contro cui ormai stiamo combattendo da qualche mese.
Ma come funziona esattamente? La prima fase è l’adescamento. I truffatori creano profili falsi sui social, utilizzando foto e video di imprenditori o economisti noti, modificati ad arte per veicolare messaggi convincenti su presunte opportunità di investimento. Post accattivanti e sponsorizzazioni a pagamento attirano l’attenzione degli utenti, promettendo rendimenti stellari.
Una volta catturato l’interesse, la conversazione si sposta su canali più privati e meno controllati, come gruppi Telegram o chat su WhatsApp. È qui che scatta la seconda fase. Le vittime vengono inserite in community dove finti esperti e altri utenti (in realtà complici dei truffatori o spesso bot) magnificano i risultati ottenuti grazie ai «consigli» del presunto luminare.
A questo punto le truffe possono essere di varia natura: c’è il pump and dump in cui i criminali convincono il gruppo ad acquistare in massa una criptovaluta o un titolo azionario a bassissimo valore, spesso sconosciuto, manipolandone il prezzo.
Oppure i criminali possono raccomandare azioni legittime, ma convincendo le vittime a spostarsi su piattaforme di trading meno note, dalle commissioni a loro più favorevoli.
Infine, ci sono i casi in cui i truffatori chiedono accesso ai conti delle vittime (direttamente, o via software) per semplificare il processo di investimento. Indipendentemente dallo scenario, il finale è sempre il medesimo: le vittime si ritrovano a perdere ingenti capitali, e i truffatori spariscono nel nulla.
Queste frodi fanno leva su due elementi potentissimi: l’autorevolezza di volti noti e la paura di perdere un’occasione unica, la cosiddetta Fomo (Fear Of Missing Out). La rapidità con cui si svolge il tutto, spesso nell’arco di poche ore, impedisce alle vittime di rendersi conto dell’inganno.
Come difendersi? La regola d’oro è la diffidenza. Nessun economista o imprenditore serio prometterebbe guadagni facili e garantiti sui social network. Le promesse di rendimenti troppo belli per essere veri, nel mondo degli investimenti, nascondono quasi sempre una trappola. E in questo caso, una trappola che sfrutta senza scrupoli l’immagine di chi, della serietà economica, ha fatto la propria bandiera.
Abbiamo denunciato questi raggiri alle forze di polizia, ma senza per ora sortire risultati rilevanti. Abbiamo pubblicizzato sui media tradizionali e sui social questo scandalo.
Serve l’aiuto di tutti per evitare che qualcuno cada in trappola. Speriamo che anche voi possiate aiutare la nostra campagna di informazione avvertendo chi conoscete di diffidare di promesse di facili guadagni, anche se appaiono provenire da personaggi noti e affidabili.