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 2025  ottobre 02 Giovedì calendario

Dopo i fondi, le società delle valute digitali sono entrate nelle proprietà di tre club italiani: nel pallone il 43% degli investimenti. Ma i rischi restano

La eco è quella del trumpismo. «Mjga» è il messaggio che accompagna spesso e volentieri i post dell’ad di Tether Paolo Ardoino su X, l’ex Twitter. Non è un refuso del più noto slogan «Maga», Make American great again, stampato sui berretti rossi indossati dal presidente statunitense e scandito dai sostenitori del tycoon. La J sta infatti per Juventus.
«Mjga» commentava Ardoino lo scorso 15 febbraio, all’indomani della notizia dell’investimento di Tether nel club torinese. Entrata inizialmente con una quota attorno al 5 per cento, la società che emette la stablecoin più diffusa al mondo, ora è al 10,7 per cento, diventando il secondo azionista e rivendicando, secondo quanto riportato da Bloomberg nei mesi scorsi, un posto nel cda bianconero, lamentando anche difficoltà di comunicazione con la proprietà.
La società cripto, che va verso una valutazione record da 500 miliardi di dollari, ha fatto l’ingresso nel mondo del pallone dalla porta principale, investendo nella squadra della quale sia Ardoino sia il presidente di Tether, Giancarlo Devasini, sono tifosi. Già da qualche anno le società di cripto hanno iniziato a sponsorizzare le squadre della massima serie del calcio italiano. Sulle maglie hanno iniziato a comparire i nomi di DigitalBits, Binance.
Secondo un recente rapporto di SportQuake, il calcio, a livello globale, è diventato il primo sport per investimenti fatti dal mondo che gravita attorno alle criptomonete, assorbendo circa il 43% delle sponsorizzazioni fatte nella stagione 2024-2025 per un totale di 243 milioni di dollari. L’ingresso nel capitale dei club rappresenta un nuovo salto di qualità. Finora i tifosi aveva assistito ai fondi che rilevavano squadre di calcio. È successo al Milan, passato ad Elliott, all’Inter con Oaktree, da ultimo al Monza, passato dalla famiglia Berlusconi a Blv. Ora arrivano i nuovi patron, da un settore che i regolatori europei continuano a monitorare per la volatilità e i rischi finanziari connessi. Finora le criptovalute si erano mosse soprattutto con le sponsorizzazioni. Le prime incursioni, nel mondo inglese, si sono viste nel calcio semiprofessionistico con l’investimento in Bitcoin fatto dai gemelli Cameron e Tyler Winklevoss, fondatori della piattaforma Gemini, nel Real Bedford Football Clucb, di proprietà del cripto-investitore Peter McCormack.
LE SQUADRE
In Italia le cripto nel professionismo sono invece già realtà. Scendendo dalla Serie A alla B, anche la Juve Stabia gravita da poche settimane nel mondo delle valute digitali. Lo scorso 18 settembre, Breda Holding, proprietario della squadra campana, ha annunciato il cambio di nome. La società irlandese quotata sul Nasdaq, specializzata nella multiproprietà di club sportivi e con interessi in Mozambico e Macedonia, diventerà Solmate. Questo dopo l’investimento da 300 milioni di Ark Invest e Solana Fundation, con il sostegno di finanziatori dagli Emirati Arabi. La holding diventerà una tesoreria su Solana, ciò vuol dire che una delle nuove linee strategiche sarà l’accumulazione di cripto, quindi proprio di Solana.
L’attività di gestione di criptovalute si affiancherà quindi a quella sportiva, spostando il baricentro del gruppo verso il Golfo.
Le ultime settimane hanno poi visto il passaggio di mano della storica Triestina. Il nuovo azionista di maggioranza è la House of Doge, braccio operativo della DogeFoundation, la fondazione legata a Dogecoin, una forma di criptovaluta a suo tempo sostenuta e pubblicizzata dal patron di Tesla, Elon Musk. Dogecoin è una valuta digitale decentralizzata e open-source, lanciata nel dicembre 2013 dagli ingegneri informatici Billy Markus e Jackson Palmer.
Per Marco Margiotta, ceo di House of Doge, l’investimento nel calcio vuole: «connettere la comunità globale di Dogecoin con uno dei club più storici d’Europa e dimostrare che gli asset digitali possono generare valore, cultura e passione nel mondo reale». Il calcio per integrare le cripto nella la vita quotidiana: «dai pagamenti alle partnership, fino alle esperienze globali dei tifosi». Parole d House of Doge.