ilfattoquotidiano.it, 2 ottobre 2025
In agosto calano gli occupati: -57mila posti in un mese. In controtendenza ancora gli over 50
Occupazione in calo su base mensile ad agosto. Le persone al lavoro, stando ai dati preliminari diffusi dall’Istat, diminuiscono trasversalmente: tra gli uomini e le donne, i dipendenti a tempo indeterminato e determinato e in generale tutti gli under 50. In controtendenza gli autonomi (+8mila in un mese) e i lavoratori con almeno 50 anni (+69mila). Gli occupati sono 24 milioni 170mila, con una flessione di 57mila unità rispetto a luglio (-0,2%) ma un aumento di 103mila (+0,4%) nel confronto con agosto 2024.
Su base annua, l’aumento di 103mila occupati si concentra esclusivamente fra i dipendenti permanenti (+208mila) e gli autonomi (+139mila), mentre i contratti a termine segnano un crollo (-245mila, pari a -8,9%). Il numero dei disoccupati risale leggermente: +7mila in un mese (+0,4%), quasi interamente tra uomini e 25-49enni, portando il totale a 1 milione 531mila persone. Il tasso di disoccupazione generale resta al 6%, ma quello giovanile (15-24 anni) sale al 19,3%, con un incremento di 0,6 punti percentuali rispetto a luglio. Rispetto a un anno fa, però, i disoccupati risultano in calo di 75mila unità (-4,7%).
Cresce anche il numero degli inattivi (15-64 anni), cioè coloro che non lavorano e non cercano attivamente un impiego: +60mila in un mese (+0,5%), che porta il totale a 12 milioni 390mila. L’incremento riguarda sia uomini che donne, soprattutto tra i 15-34enni. Su base annua, invece, gli inattivi restano sostanzialmente stabili.
Il quadro che emerge è quello di un mercato del lavoro duale con un evidente spostamento della forza lavoro verso gli over 50, gli autonomi e i contratti stabili, a fronte della perdita di occupazione giovanile e del calo dei rapporti a termine. La flessione congiunturale conferma una fase di rallentamento, con meno occupati, più inattivi e un peggioramento del tasso di disoccupazione giovanile.