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 2025  ottobre 02 Giovedì calendario

Ucraina, la guerra è a punti: in palio ci sono armamenti

Ci sono punti, classifica e premi: armi. I soldati ucraini ricevono un credito per ogni nemico ucciso o veicolo distrutto. Gli obiettivi vengono confermati da video e un team a Kiev accredita i risultati. Oggi in testa alla classifica c’è l’intelligence ucraina, Sbu. Brave1 Market è il sito statale che consente ai militari di scegliere tra oltre 2 mila prodotti. Possono acquistarli o riscattarli con i punteggi accumulati e riceverli direttamente al fronte.
La piattaforma offre droni, software, sistemi di guerra elettronica, munizioni e kit di supporto tattico. Il meccanismo assegna valori fissi: 6 punti per un soldato eliminato, 40 per un carro armato distrutto, fino a 50 per un sistema missilistico neutralizzato. Con i punteggi si possono ottenere droni Fpv, droni notturni, kit multiruolo o sensori avanzati. Secondo Mykhailo Fedorov, vicepremier e ministro della Trasformazione digitale, “Brave1 Market diventerà l’Amazon per i militari. Fornirà alle unità la tecnologia di cui hanno più bisogno e cambierà le regole della guerra”. In un’intervista con il quotidiano tedesco Faz, la product manager Yuliia Myrna ha spiegato che i tempi medi di consegna sono stati ridotti da diversi mesi a pochi giorni.
“I droni perdono efficacia col tempo. È fondamentale consegnarli subito”. La piattaforma permette inoltre di adattare i punteggi alle esigenze delle unità: se i reparti segnalano problemi con i veicoli nemici, il valore dei colpi contro i blindati cresce. I punteggi vengono registrati e aggiornati quotidianamente, con le classifiche che mostrano in tempo reale le unità più attive. Dietro la Sbu c’è la brigata di droni “Uccelli Magiari”, che nelle ultime settimane ha accumulato diverse migliaia di crediti riscattati in sistemi Fpv e ricognitivi. Secondo dati interni citati dal governo, le unità più attive hanno già speso l’equivalente di oltre 15 mila punti, sufficienti a garantire centinaia di droni e sistemi elettronici avanzati. La competizione, sostiene Fedorov, ha aumentato gli attacchi fino a mettere sotto pressione la capacità di rifornimento e la logistica. Alcune brigate hanno accumulato centinaia di crediti in pochi giorni, accelerando il ricambio di equipaggiamenti e la sperimentazione di nuovi modelli. Non mancano critiche. Alcuni soldati denunciano l’abuso del sistema, con colpi rivendicati su mezzi già distrutti per accumulare punti. Altri mettono in dubbio l’impatto sulla motivazione. Un combattente intervistato dalla Bbc ha definito l’iniziativa “moralmente discutibile. Trasforma perfino la morte in profitto”. Anche il rischio di concentrazione di risorse è stato segnalato: le unità in prima linea che raccolgono più punti ottengono più droni, mentre reparti meno esposti restano indietro. Per altri, invece, il mercato rafforza la sensazione di avere un margine di scelta diretto, al di là della catena di comando. Il governo prepara l’apertura della piattaforma a produttori stranieri. Almeno una società tedesca ha già chiesto di entrare e Bruxelles segue con attenzione il modello, che non ha equivalenti a livello internazionale. L’espansione dovrebbe permettere test più rapidi, adattamenti tecnici mirati e un collegamento diretto tra produttori e unità operative.