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 2025  ottobre 02 Giovedì calendario

La rivoluzione del quarto d’ora. Potrà un sistema elettrico più efficiente ridurre le bollette?

Nel mondo dell’energia è in corso una piccola rivoluzione. A partire da oggi, sul mercato all’ingrosso dell’elettricità – il cosiddetto mercato del giorno prima – gli scambi non saranno più solo orari, ma anche ogni quindici minuti. Domanda e offerta verranno regolate ogni quarto d’ora, riflettendo in modo più accurato la realtà attuale dove, con l’emergere delle rinnovabili, la produzione di energia è sempre meno costante.
Un modello più accurato
La novità entra in vigore oggi (o meglio ieri, oggi verranno consegnati i primi prodotti a 15 minuti), ma è un tema su cui in Europa l’Acer, l’agenzia dell’Ue per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia, lavora da anni. L’obiettivo è aumentare il grado di liquidità del mercato e la capacità dei prezzi del giorno prima di riflettere in modo più accurato l’equilibrio tra l’offerta energetica e la domanda elettrica di un particolare momento del giorno successivo. Una maggior precisione nelle stime, unita alla maggior liquidità del sistema, dovrebbe garantire maggior efficienza.
“Cambia il lavoro degli operatori del mercato elettrico, che dovranno presentare offerte con una granularità di 15 minuti, risultando in clearing prices (il prezzo di equilibrio sul mercato del giorno prima e su quello infragiornaliero, ndr) definiti ogni quarto d’ora”, commenta Matteo Coriglioni, Head of Italy di Aurora Energy Research. “Anche le attività dei diversi operatori delle reti elettriche, come Terna e gli altri Tso europei, come ad esempio la gestione degli scambi transfrontalieri, dovranno essere definite su base quartoraria”.
Una rivoluzione “causata” dalle rinnovabili
Di questa rivoluzione l’Europa ha iniziato a sentire l’esigenza da quando le rinnovabili hanno cominciato a rappresentare una quota emergente del mix energetico. Quando il sistema era dominato dal gas, e la generazione di energia era pressoché stabile, i modelli riuscivano a predire la realtà del giorno dopo anche con una cadenza oraria.
“Uno degli obiettivi del nuovo meccanismo è riflettere meglio la volatilità nella generazione rinnovabile, assicurando che l’offerta di elettricità, la domanda e il suo prezzo definiti in un particolare momento del giorno precedente riflettano più accuratamente i dati effettivi, riducendo la necessità di scambi di compensazione intraday”, prosegue l’esperto.
Ci saranno benefici per i consumatori?
Il nuovo meccanismo rappresenta una rivoluzione tecnica per il mercato del giorno prima, che offrirà agli operatori nuove opportunità per sfruttare la variabilità dei prezzi. Ma il loro ammontare medio, secondo Coriglioni, non cambierà di molto.
Veniamo all’effetto sui consumatori. “Un eventuale beneficio per famiglie e imprese da questo cambiamento è tutto da dimostrare. Il modello orario era già abbastanza efficiente, per cui non è detto che vedremo dei prezzi materialmente più bassi”, spiega.
“Ci sarà una fase di aggiustamento, dove non tutti sfrutteranno le nuove possibilità. Con il tempo, i trader potrebbero trarre beneficio dalle nuove opportunità e quindi, nel caso di utility integrate, le società potrebbero essere in grado di offrire tariffe più competitive a famiglie e imprese, grazie all’aumento dei margini da trading”. Ancora una volta, un’eventualità tutta da dimostrare e che comunque richiederebbe diversi mesi se non addirittura anni. Oltre alla volontà delle utility di rivedere i prezzi dei propri servizi.
Le basi del sistema restano invariate
Non va però dimenticato che lo scopo della rivoluzione del quarto d’ora era un altro, del tutto tecnico: avere prezzi che riflettano più accuratamente possibile il bilanciamento di domanda e offerta in un particolare momento. Le basi del sistema non vengono stravolte. “Ogni aumento di efficienza dovrebbe portare dei risparmi. Però la forza di questo impatto e come questi risparmi verranno distribuiti rimane un terreno da esplorare”, conclude l’esperto.