Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  ottobre 02 Giovedì calendario

Musk è la prima persona a valere 500 miliardi: il capo di Tesla, SpaceX e X è diventato l’uomo più ricco di sempre

Un testa a testa che ricorda un po’ una gara automobilistica. Il 10 settembre Larry Ellison, capo di Oracle, aveva ottenuto il primo posto nella lista degli uomini più ricchi al mondo. Ora Elon Musk torna a superarlo in questo campionato dei ricchissimi. Non solo. Il capo di X, Tesla e SpaceX ha sfondato un record non solo personale, ma mai superato prima d’ora: è il primo uomo ad avere raggiunto un valore personale di 500 miliardi di dollari, come riporta Forbes. Insomma, si trova a metà strada per diventare il primo trilionario della storia (ma la strada è ancora lunga).
Il merito è soprattutto del prezzo delle azioni di Tesla, che sono cresciute del 4% mercoledì 1 ottobre e che hanno aggiunto al patrimonio personale dell’imprenditore di origine sudafricana ben 9,3 miliardi di dollari.
Un significativo rialzo per le azioni della casa automobilistica che si deve anche alla scelta di Musk di mollare la presa sugli incarichi governativi – fino a marzo è stato a capo del Departiment of Government Efficiency (Doge) per il governo americano – e dedicarsi totalmente alle proprie imprese, che nei mesi di impegno politico avevano subito un contraccolpo.
Le vicende di Tesla non finiscono qui. A inizio settembre l’azienda ha proposto un nuovo pacchetto per il compenso del suo amministratore delegato, puntando ai 1000 miliardi di dollari se Tesla raggiungerà una serie di target per i prossimi 10 anni. Il piano però sarà votato dagli azionisti il 6 novembre