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 2025  ottobre 01 Mercoledì calendario

“Non ci fu alcuna aggressione al casinò di Sanremo”. Smentita la versione dell’epidemiologo Bassetti

I fatti non si sono svolti con le modalità descritte dal professor Bassetti. Non si ravvisa un’effettiva idoneità minacciosa». Queste, in sintesi, le motivazioni che hanno portato la giudice del tribunale di Imperia, Eleonora Billeri, a pronunciare sentenza di assoluzione (perché il fatto non sussiste) nel processo per minacce a carico dell’ex poliziotto, esponente del collettivo Pecora Nera, Diego Costacurta. Teatro dei fatti contestati il Casinò di Sanremo e la manifestazione organizzata da Costacurta nell’ottobre del 2022 in occasione della presentazione, a cura di Matteo Bassetti, divenuto popolare durante l’emergenza Covid, del libro “Il mondo dei microbi”. Il medico del San Martino in aula aveva raccontato di aver avuto paura. «Appena entrato al Casinò alcune persone hanno alzato dei cartelli riferiti ai vaccini e il signor Costacurta ha iniziato a gridare: assassino, ti veniamo a prendere. Si è gettato contro di me, sarebbe arrivato a mettermi le mani addosso, ma è stato trattenuto dalle forze dell’ordine». Nelle motivazioni della sentenza di assoluzione la giudice, a seguito della visione del video effettuato dalla polizia scientifica e delle testimonianze degli operatori di polizia, ha smentito la ricostruzione di Bassetti.
«Il delitto di minaccia grave sarebbe stato commesso in due momenti: una prima parte nell’atrio del Casinò, quando Costacurta diceva “assassino, dottorino, ci ricordiamo di te, non ce lo dimentichiamo, vieni che ti tratto come uno normale” aggiungendo “assassini, toccherà a tutti quanti”. Una seconda parte all’uscita del garage del Casinò, quando insieme ad altre persone, diceva nuovamente “assassino, non ci dimentichiamo, ti veniamo a prendere”. Non risulta che i fatti si sono svolti esattamente nel medesimo contesto e con le stesse modalità descritte dal professor Bassetti nella sua testimonianza». «È pacifico che Costacurta pronunciava le frasi indicate nel capo di imputazione. Lo stesso imputato lo ha ammesso. Tuttavia – prosegue la giudice – il video acquisito esclude che Costacurta abbia in alcun modo cercato di avvicinare Bassetti per aggredirlo, deponendo piuttosto nel senso di aver cercato allo stesso di porre le domande (…) Non si ravvisa un’effettiva idoneità minacciosa, tenuto conto del comportamento dell’imputato prima e durante la propalazione e della presenza sì di altre persone, ma che si limitavano a tenere in mano i cartelli, senza proferire alcuna parola. Parimenti, il tono della voce dell’imputato non appare né intimidatorio, né tanto meno aggressivo, quanto piuttosto di contestazione. Nel video si vedono gli stessi agenti di polizia sorridere nell’atto di accompagnarlo verso l’uscita, dunque affatto preoccupati. A ciò si aggiunga che l’impersonalità dell’espressione “assassini, toccherà a tutti quanti” non può con certezza ricondursi a Bassetti, quanto sempre alla contestazione circa la bontà dei vaccini e delle cure oggetto della protesta».
«Quanto alla seconda parte dell’azione – conclude la giudice – deve osservarsi che la frase “assassino, non ci dimentichiamo, ti veniamo a prendere” presenta un’oggettività più chiaramente diretta a paventare un male ingiusto. A riguardo l’imputato ha fornito una spiegazione alternativa, ossia il fatto di essersi riferito alle ulteriori occasioni di incontro nelle quali egli, come gli altri che condividono le sue idee, lo avrebbero posto di fronte al medesimo confronto. La spiegazione non appare irragionevole tenuto conto del significato e del contesto di protesta. Non risulta minimamente provato che all’uscita dal parcheggio una folla di persone abbia cercato di danneggiare la macchina di Bassetti».