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 2025  ottobre 01 Mercoledì calendario

In manovra la rottamazione light, margine sulla spesa di 8 miliardi

Un margine di spesa di 8 miliardi. Ora nella manovra si apre uno spazio per le nuove misure. L’elenco è stato già abbozzato: il taglio dell’Irpef per il ceto medio, una rottamazione flessibile delle cartelle fiscali, sostegni alle famiglie, aiuti contro il caro energia e stanziamenti per la difesa.
Il governo si prepara a svelare l’anteprima della legge di bilancio nel Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp) atteso giovedì, alle 19, sul tavolo del Consiglio dei ministri.
Le misure non saranno dettagliate, in attesa della sintesi che deve ancora maturare nella maggioranza, ma il Documento fornirà comunque le prime indicazioni sul menù della Finanziaria. La novità più rilevante è contabile: grazie al risanamento dei conti e alla differenza tra la spesa effettiva e quella concordata con l’Europa, l’esecutivo potrà contare appunto su un margine.

Giancarlo Giorgetti e Giorgia Meloni
Giancarlo Giorgetti e Giorgia Meloni (reuters)
Potrà spendere di più rispetto a quanto previsto l’autunno scorso con il Piano strutturale di bilancio (Psb), rispettando al contempo le regole del Patto di stabilità: la traiettoria della spesa netta, infatti, sta registrando un andamento virtuoso, migliore delle attese. C’è margine, appunto, per alzare l’asticella.
Si innestano qui le misure della manovra. I conteggi sono ancora in corso, ma la riduzione di due punti percentuali dell’aliquota Irpef al 35% dovrebbe fermarsi a quota 50 mila euro di reddito: costo stimato intorno ai 3 miliardi. Alla rottamazione delle cartelle dovrebbe andare circa un miliardo, ma la dote sarà definita solo quando si arriverà a un bilanciamento di tutte le misure. Una cosa è certa: la rateizzazione senza interessi e sanzioni non potrà contare sulle 120 rate mensili previste dal disegno di legge del Carroccio.
Il nuovo schema allo studio prevede 96 rate (8 anni) per i carichi affidati agli agenti della riscossione fino al 30 giugno 2023. Saranno ammessi anche i decaduti dalla rottamazione quater. Ma la nuova definizione agevolata a 96 rate non sarà per tutti. Il meccanismo sarà calibrato sui debiti: più alti sono, maggiore sarà il numero delle rate su cui il contribuente potrà spalmare i pagamenti.
Con la manovra potrebbe arrivare anche uno stanziamento importante per la sanità. Almeno questo è l’auspicio del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ieri ha detto di puntare a una cifra tra i 2 e i 3 miliardi in più rispetto ai 4 già stanziati l’anno scorso.
Cosa si farà coi soldi in più, se arriveranno? Per l’assistenza domiciliare introdotta dal Pnrr servono 700-800 milioni. Poi ci sono spese per la prevenzione, le farmacie di servizi e altre voci. Quello che resta, si spera almeno mezzo miliardo, servirà per aumentare i compensi del personale sanitario, molto probabilmente gli straordinari.