corriere.it, 1 ottobre 2025
Val Gardena, la tassa di soggiorno raddoppia per finanziare i Mondiali di sci: con la nuova stangata i turisti pagheranno fino a 5 euro a notte
Dal primo gennaio 2026 la tassa di soggiorno in val Gardena subirà un aumento. I consigli comunali di Ortisei e di Castelrotto hanno infatti approvato il nuovo regolamento che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2030. Il presidente dell’Unione albergatori e pubblici esercenti (Hgv), Manfred Pinzger, è stato colto di sorpresa dalla notizia. «Non ho ancora visto la comunicazione – ammette – ma se la decisione è stata presa in accordo con gli operatori del settore e l’associazione turistica, allora per me va bene. Soprattutto se ci sono degli investimenti specifici da sostenere». L’aumento, nella comunicazione ufficiale dell’Associazione Turistica di Ortisei, vengono ricondotti alla necessità di pianificare per tempo le risorse in vista dei Mondiali di sci alpino del 2031, definiti «un evento storico per la valle, un’opportunità unica per posizionare la Val Gardena come destinazione di rilevanza mondiale» oltre che, al tempo stesso, un’importante sfida organizzativa e finanziaria. «Se l’aumento serve a finanziare un evento di portata eccezionale e a sostenere investimenti di questo tipo, allora ha senso, ma – aggiunge Pinzger – è fondamentale che ci sia una strategia chiara e concordata».
La stangata: tassa raddoppiata
Per capire la portata degli aumenti, basta guardare al Regolamento Imposta comunale di soggiorno 2024, che fissava l’imposta a 2,50 euro per gli hotel a quattro e cinque stelle, 2 euro per i tre stelle e strutture equivalenti e 1,50 euro per tutte le altre categorie. Con il nuovo regolamento, comunicato dall’Associazione Turistica, le tariffe passeranno rispettivamente a 5, 4 e 3 euro a persona per notte. Tutte raddoppiate. Pinzger sottolinea che la misura rientra comunque nel quadro provinciale, che già prevede un tetto massimo di cinque euro. «La competenza primaria sta nella normativa – osserva – e i comuni, insieme agli operatori del settore e alle associazioni turistiche, hanno facoltà di deliberare. L’importante è che queste decisioni siano condivise, perché soltanto così si riesce a mantenere un equilibrio tra le esigenze di bilancio e quelle delle imprese ricettive». Ed è proprio sul tema della scelte condivise che insiste anche l’Associazione Turistica di Ortisei, che parla dell’aumento come di «una decisione importante che influenzerà in modo significativo l’orientamento strategico futuro e la stabilità finanziaria della nostra destinazione turistica», maturata «dopo un’attenta analisi e un intenso confronto all’interno degli organi delle associazioni turistiche della valle, nonché in stretto coordinamento con le amministrazioni comunali».
La polemica per la tassa sui cani
Resta però il nodo del tempismo. L’annuncio arriva infatti in un momento in cui l’Alto Adige è al centro di un acceso il dibattito sulla possibile introduzione di una nuova tassa di soggiorno per i cani al seguito dei turisti, oltre che per quelli residenti. Un accavallarsi fortuito di proposte e decisioni che forse non gioca proprio a favore dell’immagine complessiva: «Senz’altro. So che la tassa sui cani ha avuto un’eco internazionale. In quel caso, più che altro, mi sembra molto difficile da controllare: introdurre una tassa vuol dire anche farla rispettare. Io non ho idea di come si potrebbe fare», commenta Pinzger. «Però, tornando all’argomento principale, è fondamentale che la situazione sia condivisa da tutti. Quando c’è qualche investimento in programma, o un evento specifico da sostenere, allora – conclude il presidente degli albergatori —l’aumento è comprensibile».