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 2025  settembre 30 Martedì calendario

Firenze, due turisti ebrei aggrediti in centro: l’assalitore pubblica il video sui social

Un docente fiorentino ha denunciato di essere stato aggredito e minacciato per le sue opinioni considerate «sioniste» da suoi due ex studenti. Due giovani di origine ebraica, turisti americani, sono stati insultati e colpiti in pieno centro da un aggressore che gridava «Free Palestine».
L’Associazione Italia-Israele di Firenze esprime «profonda indignazione e preoccupazione per i gravissimi episodi verificatisi» nel capoluogo toscano. E ora la polizia sta facendo tutte le verifiche del caso. 
«Si tratta di fatti che non possono essere minimizzati né archiviati come semplici episodi isolati: l’antisemitismo è tornato a manifestarsi apertamente nelle nostre strade, e questo deve preoccupare tutta la società civile», afferma in una nota Emanuele Cocollini, presidente dell’Associazione Italia-Israele di Firenze. Che spiega: «Le istituzioni – a partire dal Comune, dalla Regione e dalle forze dell’ordine – hanno il dovere di reagire con fermezza, garantendo sicurezza, tutela e una risposta politica e culturale chiara e inequivocabile: chi semina odio va isolato e fermato, senza ambiguità».
La Digos, in queste ore, sta cercando di risalire all’autore di un filmato nel quale due turisti, di origine ebraica, vengono insultati. Il video, comparso soltanto lunedì 28 settembre su «Welcome to Florence», sembra sia girato più di qualche settimana fa in pieno centro storico:  i poliziotti stanno cercando di trovare telecamere che abbiano ripreso la vicenda.
Sul filmato interviene il presidente della Comunità ebraica di Firenze Enrico Fink: «Sono immagini che fanno orrore. Ma non deve essere la Comunità ebraica a lanciare l’allarme per questo tipo di violenza. Noi faremo, come stiamo facendo, riferimento alle forze dell’ordine che confidiamo sapranno rintracciare il colpevole. Ma come è stato detto, “l’antisemitismo non è un problema degli ebrei, ma degli antisemiti”». Per Fink: «Quando un movimento politico si vede infiltrato da fenomeni del più becero razzismo, come quelli che vediamo ogni giorno sui social media e pian piano tracimano nel mondo reale, quel movimento politico deve alzare la propria voce. Non dobbiamo essere noi a far sentire il nostro sdegno, ma chi sente usare i propri slogan e la propria causa per veicolare odio, violenza e razzismo. Mi auguro dunque che non si ascolti, anche oggi, solo la nostra, di voce di sdegno».
Vicenda diversa invece quella denunciata in Questura dal professore di Lettere, Davide Biosa che lo scorso 25 settembre era di fronte al liceo Michelangiolo, dove il docente aveva insegnato fino a due anni fa. Secondo quanto raccontato dallo stesso Bosia uno dei due studenti lo ha offeso dicendogli «sionista di m...» e che provava ammirazione per Hamas. «Io ho cercato di spiegare che la causa palestinese non mi è indifferente, ma che non si può esprimere ammirazione per le organizzazioni terroristiche», spiega a Il Corriere Fiorentino. Uno dei due studenti «mi ha dato del fascista dicendo che non dovevo fare il saluto romano, cosa che non ho mai fatto e che non mi sognerei mai di fare», conclude. 
Ma lo studente, che non ha sporto denuncia, nega: «La versione del professore è falsa». E precisa che Bosia gli avrebbe detto: «Siete solo una minoranza chiassosa. Ne prenderete delle manganellanate».
«Nessun episodio aggressivo o violento trova giustificazione e accoglienza in una città come la nostra che ieri come oggi lavora per costruire la pace. Esprimo preoccupazione per quanto accaduto», dice l’assessora alla cultura della memoria e legalità Benedetta Albanese.