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 2025  settembre 29 Lunedì calendario

Enrico Brignano a Domenica In: «Veneti ubriaconi». Ira di Zaia: «Queste sono offese e non mi hanno fatto ridere»

«I veneti massa de ’mbriaconi», sono state queste le parole di Enrico Brignano durante il programma «Domenica In» condotto da Mara Venier su Rai1 ieri pomeriggio, domenica 28 settembre. Una battuta che accosta il popolo veneto a un gruppo di ubriaconi, scadendo così in un luogo comune che è stato male accolto dal pubblico. Il tutto, mentre è ancora fresca nella memoria la famosa accusa di Oliviero Toscani che, qualche anno fa, definì -anche lui – i veneti “popolo di ubriaconi”.
Il tentativo di Venier e il commento di Zaia
La presentatrice veneziana, dal canto suo, avrebbe tentato di arginare i danni chiudendo la digressione nell’immediato ma questo non è bastato a fermare la polemica. Nonostante quel commento fosse stato pronunciato con intenzioni scherzose, la reazione sui social non si è fatta attendere scatenando un disappunto generalizzato. A riguardo non è mancato nemmeno l’intervento del presidente della Regione Luca Zaia: «A me non ha fatto sorridere. Non so se questa si può definire satira. L’ho trovata offensiva nei confronti dei veneti».

La presidente della Sesta commissione
Parole che hanno trovato eco anche nel pensiero della presidente della sesta commissione del Consiglio regionale del Veneto, Francesca Scatto: «Se un uomo dello spettacolo per fare satira deve arrivare a offendere, come artista evidentemente non vale molto. Le parole di Enrico Brignano contro i veneti definiti ubriaconi sono semplicemente false e offensive. Una vergogna in diretta nazionale. A danno, come sempre, dei veneti: un popolo silenzioso, che lavora, che non disturba, che produce». «Brignano ha reso pubblica la sua ignoranza sulla gloriosa storia dei Veneti – conclude Scatto – Per questo il comico prima di venire in Veneto deve chiedere scusa alla nostra gente. Di teatranti di questo livello il Veneto può fare serenamente a meno». 
La Lega veneta in rivolta
Forse Brignano non ricordava Oliviero Toscani, che per il suo «veneti ubriaconi» veniva travolto dall’ira e portato in tribunale (assolto, dopo anni). «Mamma Rai, ricorda che il canone lo pagano anche i veneti, ci vuole rispetto – accusa l’assessore Roberto Marcato -. Senza il pil e le tasse del Veneto questo Paese sarebbe fallito». L’eurodeputato Paolo Borchia: «Vergogna, ritratti e chieda scusa». «Razzismo contro i veneti – dice il capogruppo leghista Alberto Villanova -. Le dichiarazioni di Brignano sono riprovevoli. Il Veneto tira avanti l’Italia, e non da oggi. Non chiediamo che qualcuno da Roma ci dica grazie ma neanche di assistere a spettacoli indegni come quello». Per la consigliera Francesca Scatto sono «parole ripugnanti, false e offensive, se un uomo dello spettacolo per fare satira deve arrivare ad offendere, come artista evidentemente non vale molto. Una vergogna in diretta nazionale a danno, come sempre, dei veneti. Prima di venire qui, Brignano deve chiedere scusa alla nostra gente».