Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  settembre 29 Lunedì calendario

Volete mangiare l’hamburger più caro del mondo a 9.440 euro? Dovete superare una ‘selezione’ e, in caso toccasse a voi, non potrete parlarne (né fotografare il piatto)

Quale sarà il sapore dell’hamburger più caro del mondo? Un piatto così economico può arrivare a costare 9.440 euro? Ebbene la risposta alla prima domanda non possiamo darla perché mai abbiamo assaggiato l’hamburger servito da Bosco Castro alias BdeViking. Il cuoco-influencer ha una stekhouse a Cabrera de Mar, non lontano da Barcellona, che si chiama Aupa. La risposta alla seconda domanda è “sì” e si tratta dell’”hamburger più costoso del mondo“. Ora, anche se uno avesse disponibilità e volesse spendere 9.440 euro per mangiarlo, non è detto che ci riesca perché questo privilegio – poniamo che lo sia, diamo per scontato che sia un panino paradisiaco – viene concesso solo a chi viene selezionato da Bosco. Come? I criteri sono sconosciuti.
Di questo piatto ci parla oggi il Corriere ma da qualche tempo il panino dell’Aupa rimbalza sui siti di tutto il mondo: “Se ritenete di meritarlo, potete farne richiesta, e verrà valutata”, si legge sul sito del locale. Se uno dovesse chiedersi quali sono gli ingredienti, va da sé che avrebbe solo una risposta parziale: “le tre migliori carni del mondo” (così si legge sempre sul sito); “il formaggio più raro d’Europa, custodito come un segreto di famiglia”; “una salsa ideata con un liquore di lusso”. In ogni caso, BdeViking specifica che “la cosa interessante non è ciò che contiene, ma ciò che rappresenta“. Un’esperienza, come tanto va di moda nel turismo e nella ristorazione detta per l’appunto ‘esperenziale’, di “lusso estremo”. E se mai vi capitasse di essere tra i prescelti all’assaggio, non potrete parlarne sui social perché non solo non sono ammesse recensioni ma nemmeno fotografie. In un mondo dove – chi può – è disposto a spendere cifre altissime più per raccontare sui social quello che vive che per goderne davvero, qui siamo all’esatto opposto.