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 2025  settembre 29 Lunedì calendario

Istat, export verso gli Usa crollato del 21% ad agosto: il primo conto dei dazi di Trump

Il primo conto dei dazi è arrivato, puntuale. Lo ha servito l’Istat, con i dati relativi alle esportazioni nel mese di agosto, mese in cui è entrato in vigore l’accordo di fine luglio con cui Donald Trump ha modificato i dazi reciproci con la Ue dopo il «liberation day» di aprile. Nel dettaglio, ad agosto le esportazioni italiane su base annua sono calate del 26,1% in Turchia e del 21,2% verso gli Stati Uniti, con un calo diffuso verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27. Sono aumentate soltanto le vendite verso Regno Unito (+4,9%) e Svizzera (+4,7%). Le importazioni da Regno Unito (-36,6%) e paesi Opec (-27,1%), invece,  registrano le contrazioni tendenziali più ampie e diminuiscono anche gli acquisti da India (-9,7%), Cina (-7,1%) e paesi Mercosur (-5,8%). Per contro, crescono le importazioni da Stati Uniti (+68,5%) e paesi Asean (+13,6%). Trump può dire di aver raggiunto, ad agosto, l’obiettivo, almeno con l’Italia: meno import per gli Usa e più export verso la Penisola.
Esportazioni, cosa si è venduto meno
L’Istat spiega nella nota che «ad agosto, dopo due mesi consecutivi di forte crescita congiunturale, l’export verso i paesi extra Ue registra un’ampia riduzione su base mensile, spiegata soprattutto dalle minori vendite di beni strumentali e beni di consumo non durevoli. Al netto delle vendite di prodotti della cantieristica navale registrate a luglio 2025 si stima una riduzione congiunturale meno ampia (da -8,1% a -5,8%). Su base annua, la flessione dell’export riguarda i beni di consumo e i beni strumentali ed è per oltre la metà dovuta alla contrazione delle vendite dirette verso gli Stati Uniti. Anche l’import dai paesi extra Ue diminuisce su base sia mensile sia annua». 

L’allarme dei consumatori
Il dato ha messo in allarme i consumatori: «L’accordo Usa-Ue siglato il 27 luglio, anche se poi i dazi sono entrati in vigore solo dal 7 agosto, ha già determinato una caduta a dir poco inquietante delle nostre esportazioni, precipitate nei confronti degli Usa del 21,2% su agosto 2024», ha sottolineato in una nota Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, commentando i dati Istat sul commercio estero extra Ue. «Insomma, la politica arrogante di Trump, purtroppo per niente contrastata dall’Ue, che ha preferito assecondare i suoi diktat non rispondendo alla guerra commerciale, ha creato molti più danni del previsto. L’assurdo è che la mancata risposta dell’Europa ha consentito alle importazioni dagli Stati Uniti di decollare in maniera imbarazzante del 68,5%. Insomma, una vittoria di Trump su tutta la linea. La speranza è che nei prossimi mesi le nostre industrie riescano a prendere le misure per aggirare l’ostacolo dei dazi e recuperino in parte questo gap allarmante verso gli Stati Uniti, anche aprendosi a nuovi mercati alternativi, cercando nuovi sbocchi, visto che in agosto non vanno male solo le esportazioni verso gli Usa ma ovunque tranne che nei confronti del Regno Unito e della Svizzera (+4,7%)», conclude Dona.