corriere.it, 29 settembre 2025
Coppa Cobram a Roma, il finale fantozziano: Calboni, Filini e la «bomba» ma il remake è un fiasco. L’organizzatore: «Vi rimborso»
«A Pinerolo!». L’urlo squarcia il silenzio carico di delusione davanti all’ingresso di Forte Antenne. Si ride e si scherza lo stesso, o almeno ci si prova, ingoiando lo sconcerto per una mattinata che doveva essere divertente sulla quale invece si sono addensate più nuvole di quelle finte che un concorrente ha montato sulla sua bici da corsa per simulare quella che inseguiva Fantozzi. Alle 10.05, in anticipo di quasi mezz’ora sull’orario previsto del via, una trentina di partecipanti alla «1ª Coppa Cobram» si muove lo stesso in gruppo sulla ripida discesa in via di Ponte Salario che porta alla Moschea, non risparmiandosi nemmeno la caduta generale di «Fantozzi contro tutti», film del 1980 diretto da Neri Parenti e Paolo Villaggio, terzo della lunga serie di Fantozzi, diventato un cult irresistibile anche per la gara ciclistica proprio a Monte Antenne.
Il pacco gara con la «bomba»
Solo che ieri – dopo tre edizioni fiorentine perfettamente riuscite – chi si era iscritto, mogli e figlie comprese, truccate come la moglie Pina e la piccola Mariangela, è tornato a casa con l’amaro in bocca. E non per la mancanza della «bomba» dopante che avrebbe dovuto ritirare dall’organizzatore con il pacco gara, ma anche per aver scoperto di essere stato, almeno per ora, bidonato: niente gara da 15 chilometri per simulare i 70 della sadica prova organizzata nel film dal Visconte Cobram, appassionato di ciclismo, per i dipendenti della Megaditta, niente eventi annunciati, come la partecipazione della figlia di Paolo Villaggio, Elisabetta, e di Andrea Roncato, che in «Fantozzi subisce ancora» impersonava il trashissimo Loris Batacchi.
La Questura non ha autorizzato il percorso per la concomitanza con l’afflusso dei tifosi all’Olimpico per Roma-Verona, ma il promotore dell’evento, Riccardo M., l’ha comunicato solo all’1.16 dell’altra notte e la sua mail non è stata letta dagli ottanta e più iscritti che avevano già pagato 45 euro per prendere parte alla prova, vestiti come Fantozzi, Filini e tutti gli altri protagonisti del film. Una tipica «organizzazione Filini», come è scritto sul sito internet della Cobram. E qualcuno si è sentito davvero trattato come una «merdaccia» mentre doveva solo recitare quella parte. «È scappato con la cassa», ipotizzavano i più mentre le pattuglie dei vigili urbani attendevano l’arrivo dell’organizzatore che non si è visto, nè sentito.
L’intervento del II Municipio
«Non risponde al telefono, “Puccettone” qui ci ha fatto fare proprio una bella figura», si lamentavano altri. Che dietro ci sia un raggiro o piuttosto una sottovalutazione dei tempi necessari per ottenere il rilascio dei permessi – in fondo Roma non è Firenze – lo scopriranno gli agenti del II Gruppo della polizia municipale che potrebbero convocare l’organizzatore in ufficio per dare spiegazioni. L’appuntamento è spostato, in teoria, al 12 ottobre prossimo. Ma ad occuparsene sarà il II Municipio, che ha acquisito la manifestazione escludendo il promotore che sarà segnalato agli enti locali, Comuni e centri sportivi: i responsabili degli uffici interessati sono rimasti scottati dall’esperienza tanto più che a Riccardo M. era stato fatto presente già da giorni che il percorso della gara andava modificato perché incrociava quello dei tifosi diretti all’Olimpico e che era già in ritardo per chiedere l’ok alla Questura. Da parte del II non c’era alcuna autorizzazione per la mancanza di garanzie, ma lui è andato avanti lo stesso.
L’organizzatore: «Alla prossima vi faccio un pensierino»
«Sono pronto a rimborsarvi, purtroppo non dipende da me – si è difeso l’organizzatore scrivendo sempre agli iscritti alla corsa -, e per chi invece ci sarà aggiungerò un piccolo pensierino». Intanto però a pagare le spese (anticipate) del bidone fantozziano, una perfetta trappola alla «geometra Calboni», collega mitomane e opportunista del ragionier Ugo, è stata l’Uisp Roma – l’Unione italiana sport per tutti -, che con il Municipio aveva dato il patrocinio all’iniziativa, che si era preoccupata di far arrivare un’ambulanza per qualsiasi evenienza, e pagato anche l’assicurazione per i ciclisti, mentre i 300 pasti erano consegnati da un catering all’Associazione Forte Antenne – estranea ai fatti -, con la struttura trasformata per l’occasione nella «trattoria al Curvone». Il menù fantozziano prevedeva fra l’altro frittatona di cipolla, fagioli alla scorreggiona, polpette alla Bavaria del dottor Birkermaier, birrone gelato e acqua Bertier, la più gassata del mondo. È stato tutto devoluto in beneficienza.