La Stampa, 28 settembre 2025
Electronic Arts verso la vendita. Pronti 50 miliardi da fondi e sauditi
Electronic Arts verso la vendita. Il gigante californiano dei videogiochi è in trattative avanzate per un’operazione da circa 50 miliardi di dollari che, se conclusa, diventerebbe il più grande leveraged buyout di sempre. A guidare la cordata sono Silver Lake, il fondo sovrano saudita Pif e Affinity Partners, la società di investimenti fondata da Jared Kushner, marito di Ivanka Trump e quindi genero del presidente statunitense. L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare già la prossima settimana, secondo fonti vicine al dossier citate dal Wall Street Journal. Una mossa destinata a cambiare una delle case videoludiche più note, ma anche ad aprire il risiko dei gamers.
EA, editore di titoli come la serie calcistica FC (ex FIFA), Madden NFL e The Sims, aveva una capitalizzazione di 43 miliardi prima che le indiscrezioni facessero impennare il titolo del 15% in Borsa. Le azioni hanno chiuso a 193,35 dollari, massimo storico, portando il valore di mercato vicino ai 48 miliardi. Le discussioni sul prezzo sono ancora in corso, ma la cifra finale potrebbe toccare i 50 miliardi.
Un’operazione di tale portata supererebbe il record fissato nel 2007 dall’acquisto della texana TXU per 32 miliardi. I maxi buyout erano quasi spariti dopo la crisi del 2008, quando i debiti accumulati avevano messo in ginocchio molti colossi. Negli ultimi anni sono tornati a crescere, sostenuti da fondi sovrani e grandi investitori in grado di ridurre i conflitti interni tipici delle vecchie cordate private equity.
Per Pif l’operazione rappresenterebbe un nuovo tassello della strategia di espansione nel gaming, dopo l’acquisto di Scopely per 5 miliardi e la quota in Take-Two. Silver Lake, che gestisce 110 miliardi, possiede già una partecipazione in Unity, fornitore chiave di EA. Affinity Partners, creata da Kushner nel 2021 anche attraverso capitali sauditi, rafforzerebbe invece il proprio posizionamento in un settore in consolidamento, con un occhio ai giocatori più giovani.