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 2025  settembre 28 Domenica calendario

«Un bunker per gli stupri». Arrestato l’ex manager di Merrill Lynch e Soros

L’alta finanza di New York è di nuovo scossa da uno scandalo sessuale che riporta alla mente il caso Epstein. Il finanziere Jeffrey Epstein, incriminato per traffico sessuale di minori, amico di ricchi e potenti, si è tolto la vita in carcere nel 2019. Questa volta al centro delle accuse federali c’è Howard Rubin, 70 anni, ex money manager passato da Merrill Lynch, Bear Stearns e Soros Fund Management. Secondo l’atto d’accusa depositato presso il tribunale federale di Brooklyn e reso pubblico dal dipartimento di Giustizia americano, Rubin e la sua assistente personale Jennifer Powers, 45 anni, avrebbero gestito tra il 2009 e il 2019 una rete di traffico sessuale che coinvolgeva decine di donne, tra cui ex modelle di Playboy.
Le attività criminali si sarebbero svolte inizialmente in hotel di lusso di Manhattan, ma dal 2011 al 2017 gli incontri avvenivano in un attico a due camere da letto vicino a Central Park. Secondo i documenti del tribunale, l’appartamento conteneva quello che i due imputati chiamavano «The Dungeon» (la Prigione): una stanza insonorizzata dipinta di rosso, dotata di serratura e attrezzata con strumenti per pratiche Bdsm (bondage e disciplina, dominazione e sottomissione, sadismo e masochismo), incluso un dispositivo per dare scosse elettriche alle donne. Secondo l’accusa, Rubin e Powers hanno speso oltre un milione di dollari per reclutare donne disperate, a volte già vittime di abusi, in difficoltà economiche o che soffrivano di dipendenze. Le vittime venivano fatte volare a New York con la promessa di denaro in cambio di atti sessuali, ma spesso subivano violenze che andavano ben oltre il consenso prestato.
Powers gestiva gli aspetti logistici dell’operazione: organizzava i voli verso gli aeroporti LaGuardia e Jfk, trasportava le donne nell’attico, manteneva e puliva la «prigione» tra un uso e l’altro e riforniva l’equipaggiamento. Inoltre, gestiva le lamentele delle vittime dopo gli incontri con Rubin. Per imporre il silenzio, alle donne venivano fatti firmare accordi di riservatezza che «presumibilmente le obbligavano ad assumersi il rischio dei pericoli e delle lesioni degli incontri Bdsm con Rubin, proibivano la divulgazione di informazioni e richiedevano il pagamento di danni in caso di violazione».
Il dipartimento di Giustizia ha rivelato che Rubin ha finanziato praticamente tutti gli aspetti dello stile di vita di Powers e della sua famiglia dal 2012, incluso l’affitto del loro appartamento a Manhattan, le scuole private dei figli e l’acconto e il mutuo per la loro casa in Texas dopo il trasferimento nel 2020.
Rubin è stato arrestato venerdì nella sua casa di Fairfield, Connecticut, mentre Powers è stata fermata in Texas. Entrambi affrontano reati che prevedono una pena minima obbligatoria di 15 anni di carcere fino all’ ergastolo se condannati per traffico sessuale. In udienza a Brooklyn, Rubin si è dichiarato non colpevole e ha offerto una cauzione da 25 milioni di dollari: il giudice l’ha respinta ordinandone la detenzione.
Rubin e Powers erano già stati citati in giudizio per traffico sessuale in una causa civile nel novembre 2017, ma una giuria stabilì che non erano responsabili. Il caso è in appello. L’Fbi ha aperto una linea diretta per le vittime e chiunque abbia informazioni su Howard Rubin o Jennifer Powers, invitando a contattare l’agenzia attraverso un sito web dedicato.
Questo nuovo scandalo sessuale riaccende i riflettori sui legami tra potere finanziario e sfruttamento sessuale nell’élite di New York, sollevando interrogativi non solo sul confine tra consenso, abuso e coercizione in contesti segnati da denaro e potere, ma anche sui meccanismi di controllo a Wall Street.