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 2025  settembre 27 Sabato calendario

"Divorzi grigi", perché in Italia negli ultimi dieci anni i divorzi tra over 60 sono triplicati (e che conseguenze hanno sui figli adulti)

Sono sempre di più le coppie che decidono di divorziare arrivate a 60 anni, un’età in cui molte cose della vita dovrebbero ormai essersi stabilizzate. Negli ultimi dieci anni in Italia i divorzi tra chi ha 60 anni o più sono quasi triplicati. Nel 2014, secondo l’Istat, erano stati 3.692 su un totale di 52.335, nel 2023 (l’ultimo anno per cui sono disponibili i dati) 9.913 su 79.875. Oltre un divorzio su cinque (per la precisione il 26%) riguarda invece coppie che hanno 50 anni o più.

Si tratta di un fenomeno conosciuto da tempo e diffuso in molti Paesi ricchi, al punto da aver portato alla nascita di un’espressione specifica: «gray divorces», o «divorzi grigi». Negli Stati Uniti, il 36% dei neo-divorziati ha 50 anni o più e l’unica fascia d’età con un tasso di divorzio in aumento è quella degli over 65. In Corea del Sud a partire dagli anni 2000 c’è stato un aumento dei divorzi tra chi ha 50 anni o più e anche in Giappone oggi un quinto dei divorzi avviene in età matura.

Dietro questa tendenza c’è una serie di concause, come hanno dimostrato molte ricerche. Da una parte l’evoluzione della mentalità, con la maggiore accettazione sociale del divorzio e l’idea che la felicità e la realizzazione personale debbano essere al centro delle scelte di vita, anche quelle che riguardano la famiglia. Dall’altra i cambiamenti nelle condizioni materiali, compresa l’autonomia finanziaria delle donne. Con la modifica dei ruoli e delle relazioni portati dalla mezza età, dall’indipendenza dei figli o dall’avvicinarsi della pensione, le coppie possono essere portate a mettere in discussione matrimoni anche duraturi.
Gli «over 60» di oggi sono i baby boomers, la generazione che per prima ha conosciuto la rivoluzione dei costumi e le battaglie per l’autodeterminazione delle donne negli anni 60 e 70. Al contempo la vita media si è allungata e i 60-70enni di oggi sono molto diversi da quelli di un tempo: con più energie, prospettive e anni da vivere. E quindi sempre meno disposti a rimanere in matrimoni che li rendono infelici. Anche in questo caso, sono le donne che tendono a chiedere il divorzio più degli uomini.
Uno studio americano del 2022, pubblicato su The Journals of Gerontology: Series B, spiega che l’aumento dei divorzi grigi ha molto a che fare proprio con la generazione spartiacque dei baby boomer, quella che ha fatto da apripista in quasi tutti i maggiori cambiamenti sociali dal Dopoguerra a oggi: «Negli ultimi dieci anni, la probabilità di divorzio è aumentata tra gli anziani e si è stabilizzata tra gli adulti di mezza età. Queste tendenze disparate sono probabilmente dovute all’invecchiamento della generazione dei baby boomer, che nel 2010 costituiva il gruppo di mezza età, ma che ora, nel 2019, costituisce gran parte del gruppo degli anziani. Le generazioni successive, in particolare la Generazione X, hanno iniziato a raggiungere la mezza età. Sembra che il divorzio in età avanzata sarà sempre più appannaggio degli anziani piuttosto che degli adulti di mezza età. Il nostro studio fornisce prove suggestive del fatto che il divorzio in età avanzata potrebbe essere particolarmente diffuso tra i baby boomer, in linea con i tassi di divorzio particolarmente elevati che hanno registrato nel corso della loro vita adulta» scrivono i ricercatori. «I tassi di divorzio dei baby boomer durante la giovane età adulta hanno superato quelli delle generazioni successive nella stessa fase della vita. Ora, la nostra ricerca indica che gli elevati tassi di divorzio registrati dai baby boomer durante la mezza età nel 2010 erano anch’essi distintivi, poiché la generazione successiva nel 2019 non ha registrato un aumento corrispondente dei tassi di divorzio nella mezza età». Anche perché nel frattempo le generazioni successive tendono a sposarsi dopo e a scegliere più selettivamente i propri coniugi: negli Stati Uniti, per esempio, i matrimoni stanno diventando più rari, ma anche più stabili. Anche in Italia, a partire dal 2016, si assiste a un calo dei divorzi e un contemporaneo aumento delle seconde nozze.
Gli over 50 e in particolare gli over 60 che divorziano hanno spesso figli adulti che non vivono più con loro. Ma questo non significa che il divorzio non abbia ripercussioni su tutti i legami familiari.
Anche in questo caso, come racconta la Bbc, le conseguenze sono distinte per genere. Le donne subiscono soprattutto una «penalizzazione economica», perché durante il matrimonio hanno spesso sacrificato la carriera e la realizzazione economico-lavorativa alle esigenze delle famiglie. Gli uomini invece hanno di solito una «penalizzazione sociale».
«Questo perché spesso erano le mogli a occuparsi dei “legami familiari” nel matrimonio, ovvero investivano tempo ed energie nelle relazioni con la famiglia e gli amici, mentre i mariti si affidavano alle mogli per costruirsi una vita sociale» spiega la Bbc. La tendenza comune in molti Paesi è che, a seguito di un divorzio tardivo, i figli della coppia siano più vicini alla madre che al padre. «Uno studio longitudinale condotto in Germania su figli adulti di età compresa tra i 18 e i 49 anni, pubblicato nel 2024, ha rilevato che il divorzio grigio ha avvicinato i figli adulti alle madri, in termini di contatto e vicinanza emotiva, indebolendo al contempo il legame con i padri. Lo studio ha rilevato che “la solidarietà tra adulti e figli si è intensificata per le madri, ma si è indebolita per i padri” a seguito del divorzio» scrive ancora la Bbc. Divorziare può aiutare a uscire da rapporti che sono diventati costrittivi, ma non è una soluzione miracolosa: le relazioni per funzionare hanno sempre bisogno di impegno e attenzione, dentro e fuori dal matrimonio.