ilmessaggero.it, 26 settembre 2025
Mercedes-AMG elettrica, un record da sballo: il giro del mondo in soli 7 giorni, in 24 ore 5.479 chilometri
Mercedes scrive un’altra pagina di leggenda. Come è abituata a fare dal 1886 quando la prima automobile del mondo mise le ruote in terra. Erano i tempi di Karl Benz e Gottlieb Daimler, per intenderci. Geniacci che si erano messi in testa di mandare in pensione i tradizionali cavalli. All’impresa della casa di Stoccarda hanno replicato, o meglio anticipato forse non del tutto casualmente, gli onnipresenti cinesi. Parliamo di mobilità del futuro, veicoli privi di emissioni, equipaggiati senza alternative da ecologici, potenti e silenziosi motori elettrici. È stato un agosto molto caldo per i record delle vetture esclusivamente a batterie. Il giorno 8 una YangWang U9, dell’emergentissimo gruppo BYD, ha raggiunto la velocità di 472,1 km/h sulla pista tedesca di Papenburg guidata dal pilota germanico Marc Basseng. Mai un’auto, che presto verrà prodotta in serie, si era spinta tanto in alto.
La versione “Track Edition” della U9 è specialissima, con 4 propulsori ad elettroni in grado di girare a 30 mila giri/minuto, sprigiona 550 kW ciascuno, per un totale di 2.200 kW, corrispondenti alla bellezza 3.018 cavalli. Una quantità impensabile per un qualsiasi mezzo termico, una bella iniezione di potenza in più rispetto alla variante standard della supercar. L’impresa è sicuramente di tutto rispetto, ma passa in secondo piano rispetto a quella messa a segno dalla prestigiosa Stella di Stoccarda. Ad Affalterbach, sede della AMG, erano mesi che preparavano l’ambiziosa spedizione e, prima di Ferragosto, almeno un centinaio di tecnici qualificati, insieme ad un team di piloti ed addetti della logistica, sono scesi nel Sud Italia dove c’è un tracciato superlativo.
La pista di Nardò fu realizzata all’inizio degli anni Settanta, nella pugliese provincia di Lecce, per volere dell’avvocato Agnelli in persona. Da subito, per le caratteristiche uniche dell’impianto, fu utilizzata dall’industria automotive teutonica e dalla Mercedes in particolare. Nel 2012 è stata acquistata dal gruppo Volkswagen attraverso la Porsche che la ribattezzò “Nardò Technical Center”. Il costruttore più antico del mondo è tornato sul luogo magico mezzo secolo dopo, all’epoca si mettevano in risalto le potenzialità delle emergenti motorizzazioni diesel o Wankel. L’obiettivo adesso era testare i progressi della mobilità ecologica ed in particolare la prima piattaforma nativa elettrica della AMG che il prossimo anno arriverà sulle strade offrendo la base alla GT XX che stravolge i precedenti parametri.
La missione per la granturismo AMG era di percorrere l’equivalente della distanza del giro del mondo all’equatore (poco più di 40 mila chilometri), non in 80 giorni come nel romanzo di Jules Verne, ma in meno di 8.
Per avere più possibilità di centrare l’obiettivo, al via erano schierate due GT XX. Il target è stato magistralmente raggiunto: la più veloce delle due belve ha percorso 40.075 km in soli 7 giorni, 13 ore, 24 minuti e 07 secondi. Le GT XX hanno sfiorato entrambe la perfezione tanto che la più “lenta”, dopo una settimana a tutto gas, ha macinato solo due giri in meno dell’altra, l’inezia di 25 km. Mentre costruivano il primato principale, le Stelle hanno stabilito altri 24 record mondiali. Il più prestigioso è senz’altro quello sulle 24 ore: 5.479 km, una distanza maggiore del primato segnato a Le Mans in oltre un secolo di storia.
Nel 2010, infatti, l’Audi R15 TDI a gasolio, guidata da Rockenfeller, Bernhard e Dumas, al termine della 24 Ore si era messa alle spalle “solo” 5.410,71 km, alla fantastica media di 225,446 km/h, oltre 1.500 km in più del precedente record. Le GT XX non hanno corso al massimo, hanno rispettato un tabella di marcia studiata, anche con l’intelligenza artificiale, per massimizzare il risultato fra gestione dell’energia e operazioni di ricarica. La supercar può superare i 350 orari, le due Mercedes hanno viaggiato a 300 km/h e rifornito da una colonnina ad 850 kW realizzata per l’occasione che ha svolto il suo compito senza alcun imprevisto. La GT XX può ricevere 400 km di autonomia in appena 5 minuti.
Con il passo imposto, ogni 24 ore i chilometri percorsi sono stati oltre 5.300, con temperature estive che in Salento superano i 35 gradi all’ombra, mettendo a dura prova, oltre che il sofisticato impianto di raffreddamento a liquido, i pneumatici Michelin da 20 pollici sviluppati per la vettura (anche qui nessun imprevisto). I 3 motori a flusso assiale compatti, leggeri e molto potenti, realizzati insieme agli specialisti britannici della Yasa, hanno garantito una spinta costante di oltre 1.000 kW, cioè 1.360 cavalli. Anche la batteria è ispirata alla F1 con oltre 3.000 celle che consentono una densità energetica di oltre 300 Wh/kg. Fra i piloti impegnati alla guida anche il driver della Mercedes in F1 George Russell e la francese Doriane Pin, porta colori della Stella nell’emergete F1 Academy.