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 2025  settembre 25 Giovedì calendario

Wayne Rooney senza filtri: "Senza mia moglie sarei morto"

Wayne Rooney – stella del Manchester United – ha rivelato in un’intervista al podcast Rio Ferdinand Presents di aver “combattuto” molto duramente contro l’alcol mentre ancora giocava.
L’attaccante ha fatto sapere che l’aiuto di sua moglie Coleen, con la quale sta insieme fin da quando erano adolescenti, è stato essenziale. Proprio la compagna avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel gestire la sua dipendenza. “Credo sinceramente – afferma l’ex giocatore inglese – che se lei non ci fosse stata, sarei morto” spiegando che “da 20 anni mi aiuta a mantenere la rotta”. I due, sposati dal 2008, hanno vissuto momenti difficili – come quasi in tutte le coppie – rimanendo comunque sempre insieme. “Non mi ha controllato – spiega riferendosi alla donna – mi ha aiutato a controllarmi” spiegando che la bottiglia “era la mia via di fuga” dalla pressione e dalla paura di deludere la società e la squadra.
Il capitano della nazionale inglese si è raccontato senza filtri. “Volevo vivere la mia vita – racconta – e uscire a divertirmi con i miei amici”. Poi l’inizio dei problemi: “Sono arrivato a un punto in cui ho esagerato. Ho bevuto per due giorni di fila. Venivo all’allenamento e nel weekend segnavo due gol, poi tornavo indietro e bevevo di nuovo per due giorni di fila”. Il numero 10 dello United si chiudeva in casa per nascondere le sbornie. Poi il giorno dopo usava collirio, gomme da masticare e dopobarba per nascondere allo spogliatoio le sue condizioni e sfuggire all’occhio del suo ct sir Alex Ferguson.
Una spirale che avrebbe potuto portare al peggio, ma proprio grazie al costante aiuto della moglie – come racconta nel podcast – è riuscito a controllarsi. Una testimonianza che evidenzia quanto la forza di volontà e il supporto di persone care siamo importanti durante le sfide che ci si trova ad affrontare nella vita.