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 2025  settembre 25 Giovedì calendario

Fondi libici, Sarkozy condannato per associazione a delinquere

Il tribunale penale di Parigi ha emesso la sentenza sul caso dei sospetti finanziamenti libici alla campagna presidenziale di Nicolas Sarkozy del 2007. L’ex capo di Stato è stato riconosciuto colpevole di associazione a delinquere tra il 2005 e il 2007. È stato invece assolto dalle accuse di ricettazione di fondi pubblici e corruzione passiva. La presidente del tribunale, Nathalie Gavarino, ha spiegato che era colpevole di associazione a delinquere per aver «permesso ai suoi stretti collaboratori di agire al fine di ottenere sostegno finanziario» dal regime libico.
I suoi stretti collaboratori sono Claude Guéant, all’epoca direttore di campagna di Sarkozy e poi segretario generale dell’Eliseo, e Brice Hortefeux, fedelissimo braccio destro del presidente emerito e futuro ministro, che tra il 2005 e il 2007 hanno più volte viaggiato a Tripoli, in Libia, per incontrare emissari del dittatore. Nel corso delle udienze Sarkozy ha riconosciuto che i viaggi di Guéant e Hortefeux erano stati un errore, prendendo le distanze dai suoi due uomini più vicini. 

Ma il tribunale ha ritenuto che Sarkozy non potesse ignorare le scelte di Guéant e Hortefeux, e che quindi ci sia stata un’«associazione a delinquere», Sarkozy compreso, con l’intenzione di ottenere fondi da Gheddafi, al di là del fatto che Gheddafi abbia poi pagato o meno la campagna elettorale di Sarkozy.
Sarkozy si è presentato al palazzo di Giustizia di Parigi mano nella mano con la moglie, Carla Bruni-Sarkozy, e accompagnato dai tre figli Jean e Pierre, avuti dal matrimonio con la prima moglie Marie Dominique-Culioli, e Louis, frutto del secondo matrimonio con Cécilia Attias, di recente entrato in politica con una candidatura a sindaco di Mentone.
Una volta eletto presidente della Repubblica francese nel maggio 2007, Nicolas Sarkozy è stato protagonista di un riavvicinamento dell’Occidente alla Libia di Gheddafi, cominciato con l’azione diplomatica della première dame dell’epoca, Cécilia, in favore della liberazione di cinque infermiere bulgare che erano state condannate a morte dalla Libia con l’accusa di avere infettato centinaia di bambini libici con il virus Hiv. 
In luglio le infermiere erano state liberate ed estradate in Bulgaria, e i rapporti tra Libia e Francia (ma anche Regno Unito e Usa) erano migliorati, con la promessa francese di fornire alla Libia impianti di desalinizzazione e anche assistenza nel nucleare civile, in cambio della rinuncia libica alle armi di distruzione di massa e all’attività di destabilizzazione dei Paesi africani. I rapporti tra Parigi e Tripoli poi cambiarono di nuovo in modo repentino e totale nel 2011, quando Sarkozy decise di intervenire militarmente assieme al Regno Unito per salvare i rivoltosi di Bengasi, insorti nell’ambito delle primavere arabe, che rischiavano di venire eliminati dalle truppe regolari libiche. In seguito a quell’intervento Gheddafi perse il potere e venne ucciso, linciato dalla folla.
I giudici non hanno confermato le accuse della Procura nazionale finanziaria, secondo la quale Nicolas Sarkozy aveva effettivamente beneficiato del finanziamento della sua campagna elettorale con fondi libici. Hanno quindi assolto l’ex presidente dai reati di ricettazione di fondi pubblici libici, corruzione passiva e finanziamento illegale della campagna elettorale. Sarkozy è stato condannato per la vicinanza con Guéant, riconosciuto colpevole di associazione a delinquere, corruzione passiva, traffico di influenze, falso e uso di falso e riciclaggio aggravato. Anche Hortefeux, come Sarkozy, è stato riconosciuto colpevole di associazione a delinquere.
Si attende ora di conoscere le scelte dei condannati e anche della procura, se ricorrere in appello o meno.