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 2025  settembre 24 Mercoledì calendario

Spagna, la moglie e il fratello di Pedro Sánchez sempre più vicini all’ipotesi del processo

Ieri la decisione sul fratello, oggi quella sulla moglie: si fa sempre più vicina la possibilità che i familiari del presidente del consiglio spagnolo Pedro Sánchez possano andare a processo. Due, e senza alcuna connessione tra di loro, i casi di presunta corruzione che riguardano il fratello minore del premier David Sánchez, rinviato a giudizio per presunti reati di traffico di influenze e prevaricazione amministrativa, e la moglie Begoña Gómez, per la quale è stato chiesto un rinvio a giudizio davanti a una giuria popolare nel presunto caso di appropriazione indebita di fondi pubblici che la vede protagonista da oltre un anno e che portò il premier a considerare le dimissioni.
Il caso di David Sánchez
Ieri il fratello del primo ministro spagnolo, David Sánchez, è stato rinviato a giudizio per un presunto traffico di influenze in un caso che, secondo il premier socialista, è stato fabbricato dagli oppositori politici di estrema destra: a denunciarlo è stato il sedicente sindacato anti-corruzione Manos Limpias che sostiene che il consiglio comunale a guida socialista di Badajoz, in Estremadura, abbia creato un posto di lavoro su misura per David Sánchez come coordinatore delle scuole pubbliche di musica nel luglio 2017, quando suo fratello Pedro era il leader nazionale del partito. I pubblici ministeri avevano chiesto l’archiviazione per mancanza di prove, ma martedì un giudice, ha respinto la richiesta e rinviato il caso a giudizio.
Il rinvio a giudizio per Begoña Gómez
È di oggi invece la decisione di Juan Carlos Peinado, il giudice incaricato delle indagini per appropriazione indebita di fondi pubblici a carico della moglie del primo ministro spagnolo Begoña Gómez, di rinviarla a giudizio davanti a una giuria popolare, decisione tuttavia soggetta a ricorso, per un presunto caso di malversazione di fondi pubblici.
Al centro delle indagini di Peinado la nomina della segretaria della moglie del premier che sarebbe stata impiegata in funzioni non strettamente legate alle funzioni di protocollo, ma avrebbe coadiuvato Gomez in compiti di segreteria nella sua attività professionale all’Università Complutense di Madrid. Per questo il giudice ha convocato il 27 settembre Gómez, l’assistente, Cristina A?lvarez, e il delegato del governo nella Comunità di Madrid, Francisco Martin, per comunicare loro l’imputazione e formalizzare le accuse.
Stupore e perplessità da parte del governo, fanno sapere fonti della Moncloa alla stampa spagnola, per il caso Gómez. “Ci domandiamo quale sia il motivo di far saltare le procedure e perché la si convochi a dichiarare un sabato alle sei del pomeriggio”, riferiscono. “Un caso che studierà in tutte le facoltà di Diritto del nostro Paese”, ha dichiarato la vicepremier spagnola con delega al Lavoro, Yolanda Díaz, leader di Sumar, mentre il ministro della Giustizia, Félix Bolaños ha assicurato che il sistema giudiziario spagnolo “è molto garantista e senza dubbio un tribunale imparziale metterà le cose al suo posto”.
“La persecuzione giudiziaria non è più credibile, la responsabilità politica è stata condannata”, è intervenuto in aula il leader dell’opposizione e del Partito Popolare Alberto Núñez Feijóo. “Quanti governi democratici sopporterebbero di vedere sul banco degli imputati un parente diretto del presidente del governo, figuriamoci due?”, ha continuato.