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 2025  settembre 23 Martedì calendario

Cookies addio? L’Europa vuole semplificare le impostazioni sulla privacy degli utenti (ed eliminare il fastidioso popup)

Troppa scelta equivale a nessuna scelta. È questa la realizzazione che ha colpito l’Unione Europea sedici anni dopo avere introdotto l’obbligo per i siti web di inserire una sezione per i cookies. L’idea iniziale era quella di consentire gli utenti di gestire i propri dati, decidendo quali informazioni personali lasciare in mano ai gestori dei website e quali invece no. Tranne quelli «strettamente necessari», che fanno funzionare i siti e per i quali non c’è possibilità di scelta.
I cookies sono una tecnologia che traccia i nostri comportamenti e le nostre preferenze online, dalle credenziali (criptate) che usiamo al momento del login, alle preferenze dell’utente (come la valuta o la lingua) fino ai prodotti che mettiamo nel carrelo dei siti di ecommerce. Specialmente in quest’ultimo caso, i cookies vengono usati per personalizzare le pubblicità digitali sulla base di gusti, preferenze e, appunto, storia di accquisti online. Dal 2009, i siti web sono obbligati a farci scegliere quali cookies concedere e quali no. La scelta viene fatta di solito con un “popup” che compare in basso o al centro del sito al primo accesso.
Il problema non è la possibilità di personalizzare la propria esperienza online, ma l’onnipresenza dei popup. Ingombranti, ripetuti allo sfinimento per ogni sito nuovo che visitiamo, spesso senza la possibilità di rifiutare in toto i cookies strettamente non necessari, costringendo così l’utente a dover selezionare manualmente decine di bottoni per negare il consenso. Oppure no. Nonostante la possibilità di personalizzare le preferenze, infatti, molti utenti europei preferiscono accettare tutti i cookies pur di togliersi di mezzo di quel fastidioso banner all’ingresso. Troppa scelta, insomma, è davvero nessuna scelta. E così gli utenti vengono scoraggiati quando si tratta di decidere sulla propria privay.
Adesso la Commissione europea starebbe cercando, secondo quanto riporta Politico, una soluzione per semplificare il processo di scelta sui cookies, con l’obiettivo di presentare un testo unico entro dicembre per riformare la legge del 2009. Una delle proposte è quella di far sì che gli utenti possano selezionare le proprie impostazioni preferite direttamente dal browser, così che vengano ogni volta applicate automaticamente sui siti visitati senza che gli utenti debbano scegliere ogni volta.
A ciò si aggiunge la proposta fatta lo scorso maggio dalla Danimarca: rimuovere i banner per i siti che raccolgono solo cookies tecnici, quelli insomma su cui non possiamo esprimere un consenso. Semplificando così il panorama per gli utenti.
Sempre secondo Politico, alcuni avrebbero proposto che le regole sui cookies – afferenti alla direttiva comunitaria del 2009 chiamata colloquialmente e-Privacy – vengano incorporate alla General Data Protection Regulation (cioè il Gdpr) per garantire più flessibilità nell’applicazione. Il Gdpr prevede un sistema di valutazione del rischio. In questo modo spetterà alle aziende tecnologiche adeguare come gestiscono i cookie in base al livello di rischio associato ai dati che raccolgono