corriere.it, 24 settembre 2025
Orbetello, accompagna la figlia a scuola e si ferma sulle strisce pedonali, padre multato: «Ero a piedi, non ho parole»
Multato perchè «sostava» sulle strisce pedonali. Le tipologie delle contravvenzioni stradali sono pressochè infinite, ma questa certo è fra le più strane. È successo lunedì mattina a Orbetello, la storia la racconta direttamente il protagonista, un padre che stava accompagnando a scuola la figlia di 7 anni che frequenta la seconda elementare. Lui, Michele Vilardi, quarantenne, gestore di tre pompe di benzina, dice di aver spiegato alla vigilessa di servizio che lo invitava a spostarsi, di non poter raggiungere il marciapiedi, occupato già da altri genitori, ma lei è stata inflessibile e al termine di una turbolenta discussione ha scritto il verbale di multa: 27 euro. «Una sciocchezza – dice il padre – ma è una questione di principio: dove dovevo andare se non c’era altro spazio? A volte basterebbe un po’ di buon senso».
La premessa di questa vicenda un po’ surreale è che nella scuola elementare De Amicis della cittadina lagunare, in zona Neghelli, i genitori non possono più entrare nel piazzale interno. «Disposizione della preside», spiega Vilardi. «Accade così che ogni mattina noi genitori ci ritroviamo sulla strada, via De Amicis appunto, ad aspettare che i nostri figli entrino in classe. Lunedì, in particolare, ci era stato raccomandato di accertarci che i bimbi fossero già dentro prima di allontanarci, per la coincidenza con la giornata di sciopero per Gaza. Noi siamo tanti, però, e il marciapiede è stretto, tutti non ci entriamo».
Finisce che Vilardi si ritrova sulle strisce pedonali, ma, precisa, «in un punto in cui non davo fastidio a nessuno, perchè prima e dopo il passaggio zebrato, sono parcheggiati i tre scuolabus che portano altri bambini in classe. Noi occupavamo lo spazio fra i mezzi pubblici».
Un punto di vista evidentemente non condiviso dalla vigilessa: «Mi ha chiesto di spostarmi sul marciapiede, le ho obiettato che era già tutto occupato e ne è nato un diverbio, in cui è intervenuto anche l’altro vigile. Io stavo filmando la scena col cellulare e lui mi ha intimato di smetterla, poi mi ha strappato di mano lo smartphone, anche se me lo ha restituito quasi subito per le mie proteste».
Il risultato finale è quello della vigilessa che tira fuori il blocchetto delle multe e comincia a scrivere il verbale di contravvenzione: «Quale pedone sostava e indugiava sulla carreggiata... Lo stesso nonostante invitato più volte si rifiutava di raggiungere il marciapiedi occupando la carreggiata e le strisce pedonali senza l’intenzione di attraversare». Gli altri genitori, racconta Vilardi, sono intervenuti in sua difesa ma non c’è stato niente da fare: multa scritta e confermata. E ora? «Giovedì ho un appuntamento col comandante della polizia municipale, vediamo cosa mi dice. La multa, ripeto, è irrisoria, però è il modo che offende».