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 2025  settembre 24 Mercoledì calendario

I costi del negazionismo e gli ulivi malati del Salento

La scienza piegata al populismo ignorante e superstizioso è un fenomeno che speravamo fosse di un lontano passato. Purtroppo non è così. Robert Kennedy Jr., noto per il suo sostegno ai movimenti no-vax, ha deciso, recentemente, di interrompere il finanziamento ai progetti per lo sviluppo dei vaccini basati su RNA messaggero, per un totale di 500 milioni di dollari. Nello stesso tempo ha smantellato il comitato consultivo per le vaccinazioni e lo ha sostituito con attivisti anti vaccini. Come è stato possibile salvare milioni di vite umane contro il Sars-CoV-2? Attraverso lo sviluppo della tecnologia m-RNA che, per la sua flessibilità e velocità di realizzazione, è un presidio fondamentale per affrontare future pandemie. Questo dato insieme a quelli sulla innocuità del vaccino dovrebbe smuovere qualsiasi approccio dubbioso.
Purtroppo, come spiega l’economia comportamentale, il negazionista considera solo i dati a supporto delle proprie tesi ideologiche. In questo caso mettendo a repentaglio la salute pubblica.
Se uno conosce il Salento si sarà reso conto negli ultimi 10 anni di un fenomeno impressionante. Nel 2013 nei pressi di Gallipoli inizia la ecatombe degli ulivi secolari che, poco alla volta, si è estesa a Nord, superando la provincia di Lecce prima e successivamente la città di Brindisi, fino a dopo Ostuni, in avvicinamento verso Bari. Questo disastro ambientale, economico e culturale è avvenuto per un populismo, politicamente trasversale, che ha impedito gli interventi radicali richiesti dalla comunità scientifica e dalla Commissione Europea. Fra le tante, la tesi complottista fantasiosa più gettonata è stata quella che attribuiva a Monsanto la responsabilità della infezione della Xylella per potere sostituire gli ulivi secolari con ulivi geneticamente modificati. In Puglia i cospirazionisti hanno scatenato una vera e propria caccia all’untore che ha coinvolto, perfino, la magistratura fino alla criminalizzazione dei ricercatori del Cnr di Bari.
Purtroppo un numero crescente di cittadini sembra non condividere le parole di Brecht: «Lo scopo della scienza non è tanto quello di aprire la porta all’infinito sapere, quanto di porre una barriera all’infinita ignoranza».