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 2025  settembre 24 Mercoledì calendario

Dal Covid all’epatite. Le cinque crociate di Trump contro medicine e vaccini

La politica sanitaria promossa dall’amministrazione di Donald Trump, presidente Usa, è stata caratterizzata fin da subito da un profondo scetticismo verso istituzioni e prassi scientifiche consolidate. Da quando il presidente ha scelto Robert Kennedy Jr. (già noto per le sue posizioni antiscientifiche e contro i vaccini) alla guida della Sanità e della commissione Maha (Make America Healthy Again), il dipartimento federale ha visto succedersi licenziamenti di massa, smantellamenti dei programmi e cambiamenti delle politiche vaccinali.
Contro il vaccino Covid
All’inizio di settembre Kennedy Jr. ha ribadito che i vaccini a mRna (tra cui quello Covid) sono «pericolosi e mortali» (nonostante non ci siano prove in merito) e ha annunciato il taglio di 500 milioni di dollari di fondi per lo sviluppo di nuovi farmaci a tecnologia mRna (quella che è valsa il premio Nobel per la Medicina nel 2023 a Karikó e Weissman). A maggio lo stesso Kennedy aveva dichiarato che i funzionari della Sanità non avrebbero più raccomandato l’immunizzazione anti Covid a bambini e donne incinte in buona salute. In seguito, si sono aggiunte altre due restrizioni: la Food and Drug Administration (Fda) ha autorizzato il vaccino solo per gli over 65 e i più giovani affetti da patologie e recentemente Kennedy ha imposto che l’accesso alla vaccinazione venga dato a questi soggetti solo dopo l’assenso di un medico.
Meno dosi per i bimbi
A giugno Kennedy Jr. ha rimosso tutti e 17 gli esperti della Commissione di consulenza sulle pratiche di vaccinazione (Acip) e li ha rimpiazzati con persone di sua scelta, la maggior parte delle quali avevano espresso posizioni no-vax. La Commissione ora sta cambiando le regole del calendario vaccinale per l’infanzia: da poco ha votato per impedire l’accesso al vaccino quadrivalente (morbillo-parotite-rosolia-varicella) ai bambini sotto i 4 anni e comunque ha imposto un’iniezione distinta per la varicella. La decisione è stata motivata da «un rischio elevato di convulsioni febbrili» (già incluso negli avvertimenti vaccinali e mai considerato pericoloso).
Si sta anche pensando di posticipare all’età di 12 anni il vaccino contro l’epatite B, attualmente somministrato ai neonati: Kennedy ha lasciato intendere che possa causare autismo, nonostante la mancanza di dati a conferma).
L’epidemia di morbillo
Nemmeno la recente epidemia di morbillo che ha colpito gli Usa, dopo che il Paese era stato libero dalla malattia per anni, è bastata a far fare all’amministrazione Trump marcia indietro sullo scetticismo vaccinale. Solo dopo 1.491 casi, in prevalenza tra persone non immunizzate, e 3 morti (tra cui 2 bimbi precedentemente sani), Kennedy Jr. ha dovuto riconoscere che i vaccini «proteggono i singoli e contribuiscono all’immunità della comunità», ma ha comunque dichiarato che in Texas (lo Stato più colpito) si sarebbe dovuta assumere vitamina A (trattamento che non è un sostituto dei vaccini e che poteva essere pericoloso se assunto in dosi eccessive).
Autismo e paracetamolo
L’attacco più recente contro un farmaco risale ancora a lunedì: Trump ha appoggiato teorie che collegano l’assunzione del comune antidolorifico paracetamolo (Tylenol) durante la gravidanza all’insorgere di disturbi dello spettro autistico. Peccato che non sia stato mai dimostrato, nonostante ampi studi (uno effettuato in Svezia su 2 milioni di bambini) e il paracetamolo sia la più valida alternativa per le future mamme in presenza di febbre alta. L’amministrazione Trump ha anche anticipato l’intenzione di presentare la leucovorina (una forma di vitamina B9) come possibile «terapia» a favore dei bambini con autismo, ma non esistono studi robusti che dimostrino l’efficacia del composto nel prevenire la sindrome.
Fondi revocati
Altre «crociate» sono state portate avanti da Trump tramite tagli ai fondi: congelati quelli per il PEPFAR, un programma che fornisce trattamenti contro l’Hiv in Africa e in altre parti del mondo; è stato interrotto il programma per la ricerca di un vaccino contro l’Hiv; è stato revocato un ordine di Biden che aveva introdotto un meccanismo di negoziazione diretta dei prezzi dei farmaci per Medicare (la copertura assicurativa voluta dalla riforma di Obama).