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 2025  settembre 23 Martedì calendario

Olimpiadi, scatta l’allarme sui trampolini di salto con sci: 3 gravi infortuni durante i test. “Necessari degli aggiustamenti”

Tre gravi infortuni, verificatisi durante le prove generali dei nuovissimi trampolini olimpici di Predazzo, hanno creato non poche preoccupazioni per chi sta organizzando l’appuntamento di febbraio dei Giochi invernali di Milano Cortina 2026. Il collaudo è avvenuto tra il 18 e il 21 settembre in Val di Fiemme dove sono previsti gli appuntamenti per le discipline nordiche (nella vicina Tesero si terranno le gare di fondo). Ad infortunarsi sono state due saltatrici, l’austriaca Eva Pinkelnig e la canadese Alexandria Loutitt, oltre a una combinatista, la giapponese Yuna Kasai. Sono cadute al termine dei salti, riportando lesioni alle ginocchia che hanno messo in dubbio la possibilità per tutte e tre di partecipare agli appuntamenti della stagione 2025-26.
A colpire è il fatto che non ci si trova di fronte ad atlete inesperte. Pinkelnig ha vinto quattro medaglie iridate (due nel 2023 e due nel 2025) oltre alla Coppa del mondo nel 2023. La canadese Loutitt ha vinto una medaglia di bronzo a squadre alle Olimpiadi di Pechino e l’oro mondiale (trampolino lungo) nel 2023. La giapponese Kasai ha vinto la medaglia d’oro (partenza in linea) ai mondiali di quest’anno. L’austriaca e la nipponica sono cadute nel trampolino piccolo, la Loutitt su quello grande. Quest’ultima ha compiuto un salto di 129 metri e ha dovuto uscire in barella dall’area di gara.
Pinkelnig non ci sarà alle Olimpiadi, come hanno riportato i media austriaci. Loutitt, che ha 21 anni, è stata poi trasportata a Innsbruck dove verrà sottoposta a un intervento chirurgico per la rottura del legamento crociato anteriore. A spiegare la situazione è stato l’allenatore Janko Zwitter. La sua stagione è terminata visto che bisogno di un anno per la riabilitazione. “Sono devastata dal fatto che questo infortunio mi impedirà di rappresentare il Canada alle prossime Olimpiadi invernali. Mi sento come se avessi deluso la mia famiglia, i miei amici e i miei compagni di squadra, così come i meravigliosi sponsor che mi hanno supportato lungo il percorso. Questa è la cosa più difficile da accettare per me”, ha dichiarato attraverso un sito canadese.
La notizia è passata quasi sotto silenzio in Italia, nonostante l’investimento per alcune decine di milioni di euro per ricostruire completamente gli impianti di Predazzo. L’allarme viene, invece, dai paesi dove la tradizione del salto con gli sci è più forte. Non a caso, sia la squadra canadese, che quella austriaca hanno rinunciato a portare a termine le giornate di prove. Ad ammettere che qualcosa va rivisto nella conformazione degli impianti è il direttore di gara della Coppa del Mondo, l’italiano Sandro Pertile. Ad intervistarlo è stato skijumping.pl, il sito polacco specializzato in questa disciplina sportiva. La riflessione di Pertile cerca di non essere allarmistica, ma non può glissare sulla coincidenza dei tre infortuni nell’arco di pochi giorni. “Credo che la cosa più importante sia restare calmi ed effettuare una seria analisi della situazione. Si deve prendere atto del fatto che due delle quindici saltatrici più forti del mondo siano state vittime di infortuni gravi, ma dobbiamo considerare tutti i fattori. Molta della nostra attenzione adesso si concentra sui materiali. Dopo i cambiamenti regolamentari decisi in primavera, l’estate è una fase di prova. Ci siamo resi conto di come siano sorte nuove sfide, soprattutto su trampolini costruiti in quota. Dobbiamo anche tenere in considerazione gli errori dei singoli atleti. Non sto avanzando critiche a nessuno, ma l’errore fa parte della natura umana”.
Pertile però ammette: “Credo che il trampolino piccolo necessiti di un aggiustamento. Ne parlerò con il comitato organizzatore immediatamente. Abbiamo diversi esempi nel passato in cui è stato necessario modificare l’angolo di uscita dal dente, agendo sui binari. Forse gli algoritmi legati ai Normal Hill, che non vengono quasi più utilizzati in Coppa del Mondo, non sono affinati come dovrebbero. Anche questo è un tema da discutere e analizzare in futuro”. Si tratta di considerazioni tecniche, che solo gli addetti ai lavori possono apprezzare completamente. Pertile ha aggiunto: “Al contrario, non vedo necessità di cambiare il trampolino grande. Gli atleti ci hanno detto che si esce con grande quota dal dente, ma la sensazione è che la nuova traiettoria di volo sia migliore rispetto a quella del vecchio trampolino grande di Predazzo. Quindi non vedo un problema su questa struttura, ci concentreremo sul trampolino piccolo”. La corsa contro il tempo, in vista delle Olimpiadi, è cominciata.
La squadra polacca aveva previsto di trasferirsi in ottobre a Predazzo per continuare la preparazione delle Olimpiadi. Viste le numerose cadute e il fatto che l’impianto è in parte ancora interessato dal cantiere di lavoro sta facendo cambiare idea alla nazionale di Varsavia, che pensa di restare nel proprio paese.