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 2025  settembre 23 Martedì calendario

“Meta ha usato migliaia di nostri video porno per allenare l’AI”: nuovi guai per Mark Zuckerberg

Meta è al centro di tre contenziosi legali significativi che coinvolgono la protezione dei minori, la gestione delle molestie e l’uso di contenuti protetti da copyright. Strike 3 Holdings, una casa di produzione di film per adulti, ha intentato causa contro Meta accusandola di aver scaricato illegalmente 2.396 video protetti da copyright tramite la rete BitTorrent per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale. La denuncia sostiene che Meta abbia utilizzato questi contenuti per ottenere vantaggi competitivi nello sviluppo dell’IA. Christian Waugh, avvocato di Strike 3, ha dichiarato a Wired: “Hanno interesse ad ottenere i nostri contenuti perché possono dare loro un vantaggio competitivo in termini di qualità, fluidità e umanità dell’AI”. Meta ha risposto affermando che sta esaminando la denuncia, ma non crede che le affermazioni siano accurate.
Un’altra controversia riguarda l’uso da parte di Meta di immagini di minori condivise da genitori su Instagram per promuovere l’app Threads. Alcuni genitori hanno scoperto che le foto dei loro figli erano state utilizzate senza il loro consenso, anche se gli account erano impostati come privati. Un padre ha commentato: “Quando ho scoperto che un’immagine di lei era stata sfruttata in modo apparentemente sessuale da una grande azienda per commercializzare i propri prodotti, mi sono sentito piuttosto disgustato”. Meta ha difeso la pratica, affermando che le immagini non violavano le proprie politiche. Un portavoce dell’azienda ha detto: “Le immagini condivise non violano le nostre policy e sono foto del ritorno a scuola condivise pubblicamente dai genitori. Abbiamo implementato sistemi per assicurarci di non consigliare Thread condivisi da adolescenti o che violano le nostre linee guida per le raccomandazioni, e gli utenti possono controllare se Meta suggerisce i loro post pubblici su Instagram”.
Infine, Meta è coinvolta nella vicenda legale che riguarda Sarah Wynn-Williams, ex dirigente dell’azienda, che nel 2025 ha pubblicato il libro Careless People, in cui descrive dinamiche interne alla compagnia legate a cultura aziendale, gestione delle molestie e strategie di mercato. Meta ha ottenuto una sentenza che vieta a Wynn-Williams di denigrare l’azienda, con una penale di 50.000 dollari per ogni violazione. Louise Haigh, ex segretaria dei trasporti del partito laburista del Regno Unito, ha denunciato la situazione in Parlamento: “Nonostante le precedenti dichiarazioni pubbliche secondo cui Meta non utilizza più gli Nda [accordi di non divulgazione] nei casi di molestie sessuali, è stata spinta alla rovina finanziaria attraverso il sistema arbitrale nel Regno Unito, poiché Meta cerca di metterla a tacere e punirla per aver parlato”. Meta ha respinto le accuse, sostenendo che le affermazioni nel libro siano false e che Wynn-Williams sia stata licenziata per scarse prestazioni e comportamento tossico.