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 2025  settembre 22 Lunedì calendario

Trump e l’annuncio sull’autismo: “Metterà sotto accusa il paracetamolo in gravidanza”

L’amministrazione guidata da Donald Trump si preparerebbe ad annunciare ufficialmente la scoperta di una possibile correlazione tra l’assunzione di paracetamolo durante la gravidanza e un aumento del rischio di disturbi dello spettro autistico nei bambini. Lo rivela il Washington Post dopo che lo stesso presidente Usa ha fatto riferimento a un importante annuncio sull’argomento previsto per oggi, lunedì 22 settembre: “Faremo un importante annuncio sull’autismo”, ha detto Trump durante la sua orazione ai funerali di Charlie Kirk.
Secondo fonti vicine all’esecutivo, la comunicazione verrà affidata al Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, oggi guidato da Robert F. Kennedy Jr., e sarà accompagnata da una campagna informativa rivolta alle donne in età fertile. La notizia sta suscitando perplessità tra esperti del settore medico e organizzazioni scientifiche, che invitano alla cautela in assenza di evidenze conclusive. Il paracetamolo, noto negli Stati Uniti con il nome commerciale Tylenol, è attualmente considerato sicuro per l’uso in gravidanza dalla maggior parte delle autorità sanitarie internazionali, purché assunto nelle dosi raccomandate.
Autismo e paracetamolo, un’ipotesi scientifica controversa
L’annuncio si basa su una revisione interna di studi condotti negli ultimi anni, i quali suggerirebbero un possibile aumento del rischio di diagnosi di autismo nei bambini esposti a paracetamolo in fase prenatale. Tuttavia, tali ricerche non stabiliscono un nesso causale diretto, e molte istituzioni accademiche continuano a ritenere insufficienti le prove disponibili.
A suscitare ulteriore attenzione è la dichiarazione con cui Trump ha anticipato l’iniziativa: “Abbiamo trovato una risposta per l’autismo”, ha affermato davanti ai 200 mila sostenitori Maga riuniti per la commemorazione dell’attivista Charlie Kirk, assassinato da un cecchino all’università dello Utah, definendo l’annuncio “una delle cose più importanti che faremo”. Parole che hanno riacceso il dibattito pubblico su un tema già segnato da anni di controversie scientifiche e posizioni politicamente sensibili.
Contestualmente, l’amministrazione prevede di promuovere studi clinici sull’utilizzo del Leucovorin – una forma sintetica di acido folico – come potenziale trattamento per alcuni sintomi dell’autismo. La sostanza, attualmente approvata per usi oncologici e neurologici, avrebbe mostrato in piccoli trial iniziali un miglioramento nelle competenze linguistiche e nella comprensione sociale in soggetti pediatrici.
Anche in questo caso, tuttavia, la comunità scientifica invita alla prudenza. Gli studi citati non sono ancora stati sottoposti a revisione paritaria e mancano dati su larga scala che ne confermino efficacia e sicurezza. Il timore di parte del mondo medico è che iniziative di questo tipo, se comunicate in modo affrettato, possano generare false speranze o indurre comportamenti sanitari non appropriati.