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 2025  settembre 21 Domenica calendario

Caldo e anziani: la sfida al futuro del Giappone

L’estate più calda (e più lunga) di sempre. La popolazione più anziana del mondo. «La collisione tra la crisi climatica e l’invecchiamento della popolazione» – come l’ha definita la Cnn – ha spinto il Paese del Sol Levante sull’orlo di una doppia emergenza, aggravata dalla frantumazione delle strutture tradizionali della società giapponese. Ma ha anche costretto le autorità del Paese a ideare e mettere in campo una serie di soluzione e di strategie inedite. Serviranno a sconfiggere – o quanto meno a mitigare – l’effetto combinato di queste “tendenze”? Una cosa è certa: si tratta di dinamiche destinate a non evaporare, a diventare, insomma, croniche. E come tali andranno affrontate.
I dati certificano quella che per l’Agenzia meteorologica nipponica è stata l’estate più calda di sempre: il Paese ha registrato la temperatura più alta di sempre, 41,8 gradi.
Le temperature elevate sono iniziate a giugno e si sono protratte fino a settembre, ben oltre la consueta fine dell’estate.
A fine agosto, il centro di Tokyo ha vissuto nove giorni consecutivi con temperature superiori a 35 gradi, la più lunga serie di giorni caldi mai registrata.
Il caldo estremo si è riverberato – inevitabilmente e drammaticamente – sulla vita degli anziani. Come riporta il Japan Times, tra maggio e agosto, 90mila persone in tutto il Giappone sono state ricoverate a causa di un colpo di calore. Anche l’altro fattore è ormai radicato nella società nipponica. Di più, costituisce una dinamica potenzialmente esplosiva. A tutti i livelli: demografico, sociale, economico. Il Giappone oggi è il Paese più anziano al mondo. Come reso noto dal ministero della Salute di Tokyo, il numero di centenari a settembre è pari a 99.763, toccando un nuovo record per il 55esimo anno consecutivo. Le donne rappresentano l’88% del totale dei centenari.
Si tratta di una conquista legata alla diffusione di stili di vita sempre più sani tra la popolazione giapponese. Come ha scritto la Bbc, «l’aspettativa di vita più elevata è principalmente attribuita alla riduzione dei decessi per malattie cardiache e forme più diffuse di cancro. Il Giappone ha bassi tassi di obesità, un fattore importante che contribuisce a entrambe le malattie, grazie a diete povere di carne rossa e ricche di pesce e verdure. Ma non si tratta solo di dieta. I giapponesi tendono a rimanere attivi anche in età avanzata, camminando e utilizzando i mezzi pubblici più degli anziani negli Stati Uniti e in Europa». L’altra faccia della medaglia, in una società che fa sempre meno figli, è la solitudine. Secondo il National Institute of Population and Social Security Research giapponese, entro il 2050 una famiglia giapponese su cinque sarà composta da anziani soli.
Come il Paese ha affrontato la doppia emergenza? Diverse città, tra cui Tokyo, Osaka e Nagoya, hanno offerto sussidi agli anziani per l’acquisto di condizionatori. Hanno anche introdotto “punti di raffreddamento”, spazi pubblici interni climatizzati progettati per aiutare le persone a riposare e idratarsi. Ci sono 270 punti di raffreddamento di questo tipo solo nel quartiere Nerima di Tokyo. Ma, scrive ancora la Cnn, «gran parte degli sforzi si dovranno concentrare su come colmare la lacuna più grande nella vita degli anziani: la compagnia e l’attenzione».