Il Messaggero, 20 settembre 2025
Gianluca Grignani diffida Laura Pausini per “La mia storia tra le dita”: «Il mio brano stravolto». L’entourage della pop star: «Storia ridicola»
«Vorrei che si sapesse che mi dispiace, ma sono stato costretto a farlo. Non sono un bellicoso, ma non avevo alternativa». Venerdì sera, ore 20.16. Dall’altra parte del telefono un avvilito Gianluca Grignani spiega a Il Messaggero le ragioni che ieri l’hanno spinto a far scrivere dal suo avvocato alla collega Laura Pausini dicendosi pronto a farle causa. La cantante, secondo il rocker milanese, ha stravolto il testo della sua La mia storia tra le dita a tal punto da «far perdere alla canzone il significato originale». Il tutto senza – sostiene Grignani – averlo prima informato delle modifiche apportate al testo della hit e senza avergli chiesto i necessari permessi.
Ma l’entourage della cantante, interpellata, fa sapere che «Le autorizzazioni ci sono tutte e questa storia inizia a essere ridicola». La versione “pausiniana” de La mia storia tra le dita è uscita lo scorso venerdì, 12 settembre, scelta come primo singolo di un nuovo album di cover inciso dalla cantante, Io canto 2 (con il primo volume vinse nel 2007 il Latin Grammy Award come “Miglior album pop latino femminile”). Nella versione originale il 53enne rocker cantava: «E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato / ricorda un uomo a volte va anche perdonato». Nella sua cover, invece, uscita anche in spagnolo (Mi historia entre tus deos), portoghese (Quem de nós dois) e francese (Mon histoire entre les doigts), la 51enne voce de La solitudine canta: «E se davvero non vuoi dirmi che hai sbagliato / ricorda a volte un uomo va anche perdonato».
Non una modifica di poco conto, secondo Gianluca Grignani e il co-autore del brano, Massimo Luca: quello che originariamente era un atto d’amore di un uomo che tornava dalla sua compagna dopo averla tradita e implorava il suo perdono («E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato»), per i due ora suona come un atto d’accusa («E se davvero non vuoi dirmi che hai sbagliato»). La cover di Pausini, inoltre, termina con un «Ok te ne vai» che nella versione originale di Grignani non c’era. «Laura non mi ha fatto ascoltare prima il brano. Così mi sono reso conto delle modifiche sul testo solamente grazie alle segnalazioni dei fan, quando la canzone è uscita, lo scorso venerdì. Mi sono preso del tempo per riflettere. E quando ho realizzato che la parte semantica è stata stravolta a tal punto che la canzone stessa ha perso il suo significato, ho capito che non potevo restare in silenzio», dice Grignani, spiegando le sue ragioni.
Nella giornata di ieri Grignani e il co-autore de La mia storia tra le dita, Massimo Luca, hanno dato mandato al legale Giorgio Tramacere, «di far recapitare una pec con una lettera di diffida a Pausini e al suo entourage per formalizzare l’intervento». «Dispiaciuti del fatto che l’opera sia stata lesa nella sua integrità con una modifica non autorizzata, i miei assistiti mi hanno chiesto di tutelare l’integrità dell’opera», spiega a Il Messaggero l’avvocato. In che modo? Due le conseguenze possibili, se quanto sostenuto da Grignani sarà effettivamente provato: un’azione in giudizio per bloccare la diffusione della cover di Pausini (che dovrebbe essere così rimossa dalle piattaforme di streaming e dal web) o una richiesta di risarcimento danni. «Se chiederò il ritiro del brano o un risarcimento? Si valuterà nella sede opportuna. Sono in studio a registrare il mio nuovo album di inediti e vorrei che si parlasse di quello che sto scrivendo, invece ancora una volta mi ritrovo coinvolto in vicende non artistiche. Questa situazione mi mette in imbarazzo», fa sapere Grignani.
L’entourage del rocker riferisce che Pausini ha informato lo scorso febbraio Grignani della sua intenzione di incidere una cover de La mia storia tra le dita con una mail. Alla mail ha fatto seguito una telefonata da parte dei discografici della cantante: «Ma poi da lì non abbiamo più saputo niente». Ora Grignani, che a luglio aveva accusato la collega di mancanza di rispetto per non averlo menzionato nel suo lancio della cover, e che subito dopo aveva pubblicato una sua nuova versione della stessa canzone in duetto con Matteo Bocelli, dall’altra parte del telefono si infervora.
«Il problema non è quello: Laura era libera di reinterpretare de La mia storia tra le dita. Ma non era libera di farlo cambiando il testo. Non è giusto. Ci sono rimasti male in molti». Pausini lo scorso luglio, quando Grignani l’aveva accusata di non averlo menzionato come autore e interprete originale de La mia storia tra le dita annunciando l’uscita della sua versione del brano, aveva spiegato di aver fatto tutti i passaggi necessari e aggiunto che Grignani era perfettamente al corrente dell’operazione.