La Stampa, 21 settembre 2025
Corsa ai Btp
Venerdì sera, a mercati chiusi, è arrivata la promozione di Fitch sul rating dell’Italia. Il passo era atteso ma potrebbe comunque rappresentare una nuova spinta per i Btp. L’agenzia di rating ha alzato il giudizio sull’Italia portandolo da BBB a BBB+, con outlook stabile. La decisione era già stata scontata dai mercati con lo spread che, nei mesi passati, si è ristretto sempre di più: venerdì si muoveva in area 80 punti base. In calo anche i rendimenti dei titoli di Stato italiani con il decennale che venerdì offriva il 3,5% (la Germania ha un livello del 2,7%, la Spagna del 3,4% mentre per la prima volta la Francia la settimana scorsa ha visto il suo tasso salire fino al livello dell’Italia). L’andamento italiano dimostra che gli investitori stanno guardando di nuovo con favore al nostro Paese. Ora che Fitch ha migliorato il suo giudizio, l’attenzione sui Btp potrebbe crescere ancora di più.
La promozione dell’agenzia di rating, che tra l’altro arriva a ridosso della bocciatura della Francia, è la conferma di una ritrovata fiducia nella reputazione finanziaria dell’Italia e nella sua capacità di far fronte al debito pubblico.
Del resto i conti pubblici sono in progressivo miglioramento: il deficit del 2024 si è fermato al 3,4% del Pil con un andamento che è migliore di quanto previsto dal governo (3,8%). Secondo Fitch, l’Italia potrà ridurre ancora il disavanzo portandolo al 3,1% a fine anno. Il quadro favorevole è supportato anche dalla stabilità politica del nostro Paese, uno degli elementi che ha portato Fitch a migliorare il voto sull’Italia. Infine c’è il capitolo crescita che, con un +0,6% previsto nel 2025, contribuirà a far quadrare i conti.
«L’Italia – spiegano gli analisti dell’Investment Institute di Unicredit – beneficia di prospettive politiche e fiscali considerate più solide rispetto a quelle di Spagna e Francia. A rafforzare il trend sono soprattutto gli acquisti dall’estero: a giugno gli investitori stranieri hanno comprato quasi 35 miliardi di euro di Btp, portando gli acquisti netti dall’inizio dell’anno a circa 85 miliardi. Nel contesto di miglioramento del giudizio sull’Italia, quali sono le strade da prendere per chi vuole acquistare Btp? «La traiettoria del debito del nostro Paese appare più virtuosa e la stabilità politica è di aiuto», dice Rocco Bove, responsabile obbligazionario di Kairos Partners Sgr. Per l’esperto, un piccolo investitore che, all’interno di un portafoglio diversificato, vuole guardare adesso ai bond governativi del nostro Paese dovrebbe cercare tra le scadenze medio-brevi. «In questa fase meglio restare intorno ai 3-5 anni. In modo da non esporsi troppo alla volatilità dei mercati» dice. Del resto, le incertezze sono tante e i rischi sono dietro l’angolo. Meglio essere cauti e non dimenticare la prudenza. I rendimenti di queste durate, considerati i prezzi attuali, sono intorno al 2,8%.
Tra gli esperti c’è tuttavia anche chi guarda alle scadenze più lunghe. Offrono tassi sopra al 4% e con la nuova fiducia sul debito del nostro Paese potrebbero finire nella lista degli acquisti dei grandi investitori come fondi pensione e assicurazioni. Lo sguardo è anche alle azioni. «La recente promozione di Fitch da un lato potrebbe contribuire a mantenere l’impulso positivo verso la Borsa italiana, iniziato nella seconda metà del 2022, dall’altro potrebbe spingere gli investitori verso i Btp a lunga scadenza (i trentennali 2053/54 ed il recentissimo 2055) che hanno ancora rendimenti annui a fine vita in zona 4,50% – dice Vittorio Fumagalli, senior portfolio manager di Decalia -. Chi fa l’acquisto adesso riesce a garantirsi questo tasso per i prossimi 30 anni. Si tratta, a nostro modo di vedere, di strumenti probabilmente preferibili al nuovo Btp Valore a 7 anni che, nonostante le tre cedole crescenti ed un possibile premio fedeltà interessante offrirà un tasso finale del 3,40%».
Venerdì il Tesoro ha annunciato una nuova emissione di Btp Valore, in collocamento dal 20 al 24 ottobre prossimi. La durata sarà di 7 anni cedole crescenti negli anni sulla base di un meccanismo “step-up” di 3+2+2 anni. Oggi il rendimento dei Btp pari durata esistenti si aggira intorno al 3,15%. Il nuovo Btp valore in arrivo non andrà lontano da questo livello e, calcolando anche il premio fedeltà dello 0,8% (per chi acquista in emissione e detiene lo strumento fino a scadenza), il tasso finale sarà nell’ordine del 3,40%.