La Stampa, 21 settembre 2025
Pronta una tassa di 100 mila dollari per i visti
I visti di lavoro H-1B, creati nel 1990, sono stati pensati come un’opportunità per attrarre le menti più brillanti del mondo negli Stati Uniti, consentendo alle aziende di assumere figure altamente qualificate. Negli anni, questo programma è diventato fondamentale per molte aziende tecnologiche, come Meta, Microsoft e Amazon, che nel 2024 ha ricevuto oltre 10.000 visti H-1B. Tuttavia, il programma si è trasformato anche in un canale d’immigrazione per lavoratori stranieri.
Di fronte a questa situazione, il presidente Donald Trump ha deciso di porre un freno, annunciando che chiunque emigrerà negli Stati Uniti con un visto H-1B dovrà ora pagare una tassa una tantum di 100.000 dollari. «Questo impedirà alle grandi aziende tecnologiche di assumere lavoratori stranieri che ci ruberanno il lavoro», ha affermato il Segretario al Commercio Howard Lutnick. Con questa tassa, le imprese più piccole troveranno più difficile ricorrere a tali visti. E creerà un disincentivo ad attrarre i talenti più brillanti del mondo, come afferma Deedy Das, della società di venture capital Menlo Ventures: «Se gli Stati Uniti cessano di attrarli, riducono drasticamente la loro capacità di innovare e far crescere l’economia». Lo scorso anno, l’India è stata il principale beneficiario dei visti H-1B, con il 71%. I critici sostengono che molte aziende sfruttino il programma pagando meno ai lavoratori e offrendo loro poche tutele, ignorando potenziali americani qualificati.
Questo venerdì, il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo per offrire visti migratori chiamati “Gold Card”. Pagata la somma, le persone selezionate potranno diventare dei residenti permanenti, mentre queste “Carte Dorate” sostituiranno i programmi per ottenere una Green Card di “talento” come l’EB-1, che offre la residenza a persone con “capacità eccezionali” nel mondo degli affari o in altri settori. Una categoria, che insieme ad altre, sarà sospesa a fine mese, secondo la Casa Bianca.