corriere.it, 21 settembre 2025
Italiani sempre più single, nel 2050 saranno il 41% delle famiglie: come cambiano i consumi (già adesso)
Un paese di single. Sarà così, in base alle stime di Istat, l’Italia nel 2050. L’Istituto nazionale di statistica prevede, infatti, che tra 25 anni il 41% dei nuclei familiari sarà composto da un solo individuo.
Questa trasformazione nella struttura della società – che si spiega con varie motivazioni (dal miglioramento della speranza di vita alla maggiore instabilità delle relazioni) – condizionerà in maniera significativa i consumi. Le famiglie monocomponenti non solo spendono, nel complesso, meno di quelle formate da due o più persone ma spendono anche in modo diverso. Il tutto si tradurrà, per le aziende, in una ridefinizione dell’offerta e, più in generale, della strategia.
Un cambiamento importante riguarderà, come prevedibile, i formati dei prodotti. Le big size tenderanno a diminuire a favore di formati più piccoli. In particolare, nel food aumenteranno le monoporzioni, che sono pensate proprio per un consumo unipersonale.
D’altra parte, già oggi, osservando lo scaffale del supermercato, si possono trovare in molte categorie – soprattutto fresche (la frutta pronta, il formaggio confezionato, la pasta ripiena, i succhi)- numerose referenze in grammature ridotte.
Allo stesso modo, le operazioni di scontistica incentrate sulle grandi quantità, come il taglio prezzo sui multipack o il 3x2, saranno via via ridotte.
Anche i servizi saranno influenzati dall’effetto single. Chi vive solo spesso deve occuparsi in prima persona di tutti gli aspetti della quotidianità: dalla gestione della casa alla spesa. Per questo apprezza i servizi che semplificano la vita di ogni giorno, permettendo di risparmiare tempo ed energie. È il caso, per esempio, della consegna a domicilio, che si tratti dei medicinali ordinati in farmacia o dei piatti pronti che arrivano direttamente dalla cucina del ristorante.
E le case? Sicuramente vi sarà un incremento della richiesta di tagli medio/piccoli e piccoli, che meglio di adattano alle esigenze di una sola persona.
È, inoltre, probabile che in molti condomini, in primis nelle città, si amplieranno gli spazi condivisi. Si può trattare di spazi dotati di attrezzature che arricchiscono quelle presenti nei singoli appartamenti, come l’area lavanderia o la palestra, oppure di spazi che favoriscono la socialità, come l’area destinata alle feste.
È importante sottolineare che, nei prossimi 25 anni, la popolazione over 65 passerà dal 24 % al 34,6 %. E gli ultrasessantacinquenni che vivono da soli saliranno da 4,6 a 6,5 milioni.
Ciò favorirà lo sviluppo di una serie di prodotti e servizi indirizzati specificatamente a loro. Gli esempi sono numerosi: si va dai trattamenti medici e/o fisioterapici a domicilio all’integrazione nell’ambiente domestico di sistemi di domotica ad hoc per persone con specifiche patologie o con mobilità ridotta.