lastampa.it, 19 settembre 2025
Morte Andrea Prospero, Volpe ammette di averlo istigato al suicidio e patteggia evitando il processo
Emiliano Volpe, studente romano di 19 anni, ha riconosciuto le proprie responsabilità e ha concordato un patteggiamento, evitando così il processo immediato fissato per l’8 ottobre. Il giovane è accusato di istigazione al suicidio in relazione alla morte di Andrea Prospero, suo coetaneo, deceduto a gennaio dopo aver ingerito una combinazione letale di farmaci mentre era in chat con altri ragazzi che lo incoraggiavano a togliersi la vita. Tramite il suo avvocato Alessandro Ricci, Volpe ha accettato una pena pari a due anni e mezzo di lavori socialmente utili.
Secondo l’istanza depositata in tribunale, questa condanna sostituirà i cinque anni di reclusione indicati in origine dal pubblico ministero come pena base. Volpe, agli arresti domiciliari da marzo, è attualmente l’unico dei ragazzi presenti nella chat con Prospero a essere stato identificato dagli investigatori, grazie all’analisi dei dispositivi elettronici della vittima, tra cui pc e cellulari.