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 2025  settembre 19 Venerdì calendario

Per Forza Italia il record di cambi di casacca: alla Camera il gruppo è cresciuto del 20 per cento

Una campagna acquisti continua, ogni tre mesi un passaggio di deputato per rinfoltire il gruppo parlamentare. Anche al costo d far arrabbiare qualche alleato, Lega e Noi moderati soprattutto, e qualche deputato della prima ora che adesso sa che alle prossime Politiche potrebbe avere meno spazio nelle liste.
Di certo c’è che il duo Antonio Tajani-Paolo Barelli, rispettivamente segretario e capo gruppo alla Camera, hanno aumentato la truppa parlamentare a Montecitorio di 8 deputati: il gruppo dopo le elezioni era composto da 44 onorevoli, oggi da 52. Un incremento del 20 per cento, nessun altro gruppo alla Camera è cresciuto così tanto. E anche a livello economico la crescita è importante, quasi 500 mila euro all’anno: ogni deputato porta in dote 70 mila euro all’anno per le spese del gruppo, e in tempi di vacche magre, con i fasti dal passato finiti dopo che la famiglia ha quasi chiuso i rubinetti accollandosi i 90 milioni di euro di vecchi debiti, questi soldi pesano, eccome.
Lega e Noi moderati i principali campi di caccia per i forzisti. Gli ultimi passaggi sono stati quelli del deputato Pino Bicchielli, di Noi moderati, e Nino Minardo, dalla Lega: quest’ultimo un colpo di non poco contro, considerando che Minardo porta in dote la presidenza della commissione Difesa, oggi organismo chiave dal quale passano le autorizzazioni per gli acquisti militari e a breve l’Italia avrà 15 miliardi da prestiti Ue per la materia.
Nei mesi scorsi poi sempre dalla Lega è arrivato in FI il deputato Davide Bellomo, da Azione Enrico Costa, Giuseppe Castiglione e Isabella De Monte e dai 5 stelle Andrea Gentile e Giorgio Lovecchio. In totale su 39 cambi di casacca alla Camera, un quarto hanno riguardato approdi a FI. E altri sono in fase di passaggio: da tempo si parla dell’arrivo del deputato ex meloniano Emanuele Pozzolo, messo alla porta da FdI dopo la vicenda dello sparo del Capodanno 2024 alla presenza del sottosegretario Andrea Delmastro.
Altri due passaggi si sono registrati in Senato, con Raffaella De Rosa e Antonio Trevisi. Un attivismo che qualche malumore, soprattutto negli alleati di centrodestra, ha creato. Ma Tajani e company non sembrano intenzionati a fermarsi: alla Farnesina si dice che è molto intenso il dialogo tra il ministro e il sottosegretario Giorgio Silli, indicato in quota Noi moderati. Maurizio Lupi e Saverio Romano però questa volta non resterebbero silenti. Tajani lo sa, e quindi resta un dialogo senza approdo ufficiale in casa azzurra. Per ora.