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 2025  settembre 19 Venerdì calendario

Ecco perché Trump rivuole la base di Bagram in Afghanistan

Perché Donald Trump vuole indietro la base di Bagram, dopo aver negoziato lui con i talebani il ritiro americano dall’Afghanistan? Due i motivi, principalmente: il primo è strategico, soprattutto per l’utilità che avrebbe nel contrastare la Cina, prima ancora del terrorismo; il secondo è politico, ossia rinfacciare a Joe Biden di essere stato un inetto, lasciando questa struttura così importante nelle mani dei nemici degli Stati Uniti.
Bagram si trova circa un’ora a nord di Kabul ed è stata il centro delle operazioni militari americane durante tutto il periodo dell’intervento in Afghanistan, seguito agli attentati dell’11 settembre 2001. La sua pista lunga due miglia serviva per tutto, grandi cargo, caccia elicotteri d’attacco. Tutti i presidenti seguiti all’11 settembre, Bush, Obama e Trump, l’avevano visitata.
Durante il primo mandato Donald aveva negoziato con i talebani il ritiro dall’Afghanistan, che prevedeva la partenza di tutti i soldati americani, nessuno escluso. Biden aveva applicato questo accordo, lasciando quindi Bagram agli ex nemici nel cuore della notte, rimuovendo circa 900 cargo C-17 di equipaggiamenti e distruggendo circa 16.000 pezzi di apparecchiature militari e altri materiali, secondo i dati forniti poi dal Pentagono. L’operazione però era stata caotica, lasciando l’aeroporto di Kabul come unica via d’uscita dal paese, con le conseguenze viste da tutto il mondo, inclusi gli attentati contro le truppe americane, che avevano fortemente danneggiato la reputazione dell’amministrazione Biden e forse incoraggiato Putin ad invadere l’Ucraina.
Trump ha sempre rinfacciato questo errore al predecessore, dicendo che lui si sarebbe ritirato dall’Afghanistan senza abbandonare Bagram. Questo avrebbe richiesto la permanenza di un contingente militare americano, in violazione dell’accordo concluso con i talebani per il ritiro, ma il presidente non ha mai spiegato come avrebbe aggirato la clausola.
Durante la conferenza stampa con il premier britannico Starmer, Trump ha rivelato che “vogliamo indietro Bagram e ne stiamo parlando con le autorità locali. Loro hanno bisogno di cose da noi e quindi hanno interesse a discutere”. Cosa non e’ chiaro, ma secondo la Cnn i colloqui sono in corso da marzo.
Kabul vorrebbe di certo il riconoscimento e aiuti economici. A Washington Bagram interessa perché è molto vicina alla Cina, “un’ora di volo da dove costruisce i suoi missili”, secondo il capo della Casa Bianca, quindi è indispensabile evitare che passi nelle mani di Pechino. Poi servirebbe come base contro i terroristi, a partire dall’Isis, e per ospitare una eventuale nuova presenza diplomatica Usa in Afghanistan. Riaprirla però richiederebbe di riportare soldati americani in Afghanistan, cosa difficile da spiegare agli elettori di Trump.