la Repubblica, 19 settembre 2025
Negato il visto ai leader di Avs “Siamo testimoni scomodi ”
Cambio di status. Tecnicamente è questa la dicitura. In pratica, i due leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, e i parlamentari Peppe De Cristofaro, Marco Grimaldi e Franco Mari, che a fine aprile si erano recati in Cisgiordania, adesso non potranno più entrare in Israele.
Fratoianni incontra i cronisti ed è ancora incredulo. Quindi prende in mano il cellulare e legge il messaggio ricevuto poco prima. «Sono cambiate per te le circostanze. Il nuovo stato è: negata la possibilità di ingresso in Israele», poche parole, chiare, che il leader di Avs scandisce ai microfoni ricordando che, insieme agli altri esponenti del suo gruppo,con un visto, era riuscito ad arrivare in Cisgiordania, per una serie di incontri con attivisti palestinesi e parlamentari israeliani.
Anche Bonelli sbotta. «Non potrò andare in Cisgiordania, nei territori palestinesi. La democrazia di Netanyahu è questa – attacca l’altro leader di Avs – fermare chi critica la pulizia etnica in corso o uccidere i giornalisti per impedire che sia documentato l’orrore a Gaza».
De Cristofaro ha denunciato il caso anche prendendo la parola a Palazzo Madama: «Siamo considerate persone sgradite. Questo la dice lunga su cosa avviene e vorrei sapere cosa dice il governo».
In Senato si trova il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, impegnato nel question time. «L’ho appena saputo», dice il vicepremier in un primo momento: «Le contromisure? Le decisioni si prendono dopo che si è capito cosa è successo», quindi prima «devo verificare». E poco dopo chiede informazioni all’ambasciata israeliana.
In una giornata tormentata, fra Camera e Senato, da dure polemiche fra opposizioni ed esecutivo sulla crisi a Gaza, i rappresentanti di Avs sono sempre più convinti che dietro la mossa del governo israeliano ci siano le loro dure critiche contro le operazioni militari a Gaza. Una linea politica non gradita a Israele, che adesso ha messo un freno alle visite dei cinque parlamentari di Avs nei territori palestinesi.
Quello italiano non è un caso isolato. A tanti politici e attivisti sono stati negati i visti in questi mesi. Come è capitato di recente alla ministra spagnola per la Gioventù, Sira Rego, e alla vicepremier e leader di Sumar, Yolanda Diaz, a cui Israele ha imposto il divieto di entrata nel Paese in reazione alle misure adottate dall’esecutivo di Madrid contro «il genocidio» a Gaza, fra cui un rafforzamento dell’embargo di armi.
In questi giorni è invece in Israele il deputato Emanuele Pozzolo, ex FdI, con un viaggio organizzato da Israel’s Defense & Security Forum. Mentre i colleghi di Avs non potranno tornarci.