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 2025  settembre 18 Giovedì calendario

Liti condominiali, dispetti e tradimenti Forum, quarant’anni di giustizia in tv

Quarant’anni di liti impossibili da ricomporre, di casi trattati in un’aula di tribunale mediatica, problemi condominiali e sociali, tradimenti e diritti civili, scaramucce familiari e disabilità, immigrazione, povertà e liti d’interesse, la vita che cambia e si porta appresso un diverso modo di interpretare torti e ragioni, utili per contendersi il verdetto finale. Il tutto mediato dall’effetto flou degli attori al posto dei veri protagonisti ricostruendo storie emblematiche tratte dalle cronache. Il quarantesimo compleanno di Forum che da tempo ha filiato partorendo Lo Sportello di Forum, ha festeggiato in chiusura di stagione dati record per Canale 5 e per Rete 4 con medie che s’attestano sul 19% di share. Forte al comando, Barbara Palombelli, che ha imposto un cambio di marcia, sterzando verso approccio giornalistico e servizio pubblico.
Quarant’anni di storia della televisione, soprattutto. Forum debutta il 29 settembre 1985 all’interno di Buona Domenica su Canale 5 condotta da Maurizio Costanzo che subito sente le potenzialità del format portato dagli Stati Uniti da Italo Felici. Tutto ruota attorno a un processo giudiziario ricostruito, con un giudice vero prestato in fiction che, per la prima volta in tv, delibera su casi tratti per lo più da vere sentenze. Allo stesso modo, il giudice affronta situazioni basate sulle vicende dei telespettatori che scrivono alla produzione nel tentativo di risolvere questioni personali. Dopo Costanzo che presto cede le redini per i troppi impegni, arriva Catherine Spaak, conduzione elegante e taglio vellutato. Presto però al suo posto entra Rita Dalla Chiesa, a tutt’oggi la più longeva al comando di Forum. Una permanenza spezzata in due, dal 1988 al 1997 e dal 2003 al 2013. Di quell’intercapedine approfitta Paola Perego che poi torna a dare il passo a Dalla Chiesa. Dal 2013 siede sulla tolda di comando Barbara Palombelli. Su questo avvicendarsi resiste da anni un giallo da aula di tribunale. Perché la cronaca ufficiale dei fatti racconta di una Rita Dalla Chiesa che d’un tratto accetta un’offerta di Cairo per un programma su La7, creando di fatto un buco a Mediaset. Subito «tappato» su preghiera di Piersilvio Berlusconi, da Barbara Palombelli, molto stimata e già in Mediaset come opinionista per vari programmi. Diametralmente opposta la versione di Rita Dalla Chiesa che nel quarantennale racconta la sua di verità. «Quelli che ho passato a Forum sono stati gli anni più belli della mia vita anche perché hanno coinciso con i miei ricordi più importanti. Ancora adesso, per la gente che mi ferma al mercato sono quella di Forum. Questo ti dà la certezza di aver lasciato qualcosa, ti dà il senso del tempo che per la tv non passa. Forum ha contribuito a farmi dire, oggi: ho avuto una bella vita nonostante quello che di terribile ho passato. Forum mi ha tenuta insieme, mi ha strutturata, mi ha distratta nei momenti neri, c’era negli anni del mio amore con Fabrizio Frizzi e nel dolore del dopo. Ho imparato da giudici importanti come Santi Licheri, Tina Lagostena Bassi, Maretta Scoca che hanno avvicinato il pubblico all’idea della giustizia per tutti. E mentre gli anni passavano il programma si adeguava ai cambiamenti testando il polso della situazione: i primi social e io in diretta a interagire con la gente, il cambiamento del pubblico e io pronta ad adeguarmi agli orari, ai canali». Allora perché lasciare? «Io non avrei mai lasciato Forum, mai. Tanto che quell’estate stavamo preparando la nuova stagione ed ero impegnata proprio nelle telepromozioni di Forum. Un pomeriggio mi dissero che Forum si sarebbe fermato a novembre, definitivamente. Il primo pensiero andò ai tanti precari che lavoravano lì e poi dissi: “Chissà a chi servirà il Mezzogiorno di Canale 5...”. Nessuno mi ha mai risposto e io mi sono sentita tradita. A quel punto ho compiuto un peccato di orgoglio che testimonia quanto mi sentissi ferita. Invece di andare da Berlusconi a chiedere spiegazioni, me ne andai via. A quel punto, libera sul mercato, mi chiamò Cairo per offrirmi un programma in tutto simile a Forum, per sfidarlo. Non accettai perché a differenza, io non tradisco. Questo resta il mio grande rimpianto, essermi fidata di chi non dovevo. Tanta amarezza per non aver saputo e per non aver capito. A questo punto, perché dovrei mentire?». Le piace il nuovo Forum? «Non lo vedo, mi dicono sia diverso. Se lo seguissi soffrirei, come vedere una persona che hai tanto amato nelle braccia di un altro».
Nel 2013 si apre l’era Palombelli dal taglio squisitamente giornalistico. «In questi anni ho portato dentro tanti libri di cui si parla poco in tv, tanti medici, le mie passioni. Vengo da 15 anni di radio, 200 puntate l’anno, so bene quello che interessa me e il pubblico. Abbiamo seguito i grandi fatti d’attualità rendendo Forum un programma popolare aperto a diverse espressioni di idee. Abbiamo informato gli italiani sui loro diritti seguendo il cambiamento delle leggi, abbiamo dato voce a ciò in cui credevamo. Un programma che mi ha dato tanto, mi ha fatto capire il sentimento e le priorità degli italiani. Un programma politico perché con Forum entri nei problemi della società mille volte meglio che in un classico talk. In 340 puntate diamo sottolineature importanti, sull’adozione ai single, sulla disabilità. Una flebo vitaminica che entra nel sangue degli italiani». Una flebo che ha appena ripreso a scorrere. Buon compleanno.