corriere.it, 16 settembre 2025
Il manager, il pilota e il figlio del premier: gli orologi ritrovati. Da Napoli a Milano, il «sistema» delle rapine
Un viaggio durato 980 giorni e 642 chilometri. È quello fatto dall’orologio di Alessandro Del Bono, presidente della Mediolanum farmaceutica ed ex marito della modella e conduttrice Afef Jnifen.
Gli uomini della squadra mobile di Napoli lo hanno ritrovato a Caserta, nell’abitazione di uno dei capi di una banda specializzata in rapine e furti di orologi di lusso. Il Patek Philippe in oro bianco e con cinturino in coccodrillo, modello «5140», del valore di circa 80mila euro, era stato strappato dal polso del manager il 10 gennaio del 2023 in corso Monforte a Milano. Stava per entrare in garage a bordo della sua Ferrari, quando un uomo con il volto coperto da un casco integrale, ha spaccato il finestrino lato guida con il calcio di una pistola e gli ha strappato il cronografo. Le indagini sono iniziate quel giorno. La polizia ha trovato e riconosciuto l’orologio grazie al numero di serie verificato dalla casa madre. Il prezioso cronografo è stato già restituito al manager.
Ma non si tratta dell’unico pezzo recuperato che era stato rapinato a un vip. Trovati nell’abitazione di uno dei nove uomini finiti in manette anche un Richard Mille provento di una truffa a carico di Objang Justo, il figlio del presidente della Guinea equatoriale Teodoro Obiang, e un Audemars Piguet modello «Royal Oak Offshore» sottratto durante una rapina a mano armata subita dal pilota di rally Alessandro Fogliani il 9 gennaio 2023. Durante la notifica delle misure cautelari trovati e sequestrati una ventina di orologi preziosi.
Dall’inchiesta è emerso uno schema. Un sistema. Gli specialisti della «scuola napoletana»: seguono i soldi. Battono le zone più ricche, dove ci sono vip e manager. E per farlo, si spostano. Migrano, seguendo i flussi turistici o scelgono città d’arte o metropoli, dove i visitatori ci sono tutto l’anno. Come Milano, appunto.
Ma l’inchiesta fa luce anche sulle destinazioni degli orologi. Tra queste Dubai. In un’intercettazione, uno degli indagati si trova con la moglie all’aeroporto di Capodichino a Napoli. La donna appare agitata. Lo ha accompagnato per non dare nell’occhio, ma è ansiosa. «Siamo turisti, qual è il problema? – dice – L’ansia? Nel treno guardi i film, nell’aereo guardi i film, ti leggi un libro, ti addormenti. Purtroppo, era l’unica soluzione. E ti ho anche retribuita bene eh, 2000 (euro). Ora ti faccio vedere come si leva l’ansia quando sali sull’aereo». Poi conclude: «Non c’è gente che ha più palle di noi. Noi siamo leoni. Noi siamo lupi o pecore? Noi siamo lupi o pecore?».